2016-09-09 14:31:00

Vescovi svizzeri: no al divieto del burqa, tutelare libertà religiosa


“La libertà di religione, garantita in Svizzera, autorizza l’uso di indumenti e simboli religiosi nello spazio pubblico”: scrivono così i presuli elvetici nel comunicato conclusivo della 313.ma Assemblea ordinaria, svoltasi il 5 e 6 settembre a Fischingen. Nel documento, la locale Conferenza episcopale (Ces) fa riferimento alla recente proposta di vietare, nel Paese, il burqa ed altri indumenti simili.

Raccolta firme contro il burqa, segno di insicurezza
Una proposta per la quale si stanno raccogliendo le firme mirate a far registrare, nella Costituzione federale, il divieto di nascondere il volto in pubblico. Ma questo è “un segno di insicurezza da valutare seriamente”, commenta la Ces, aggiungendo però che “l’abbigliamento non dovrebbe comunque ostacolare la possibilità di essere riconosciuti in qualsiasi momento, al fine di garantire la sicurezza pubblica e la coesistenza pacifica” nel Paese.

La misericordia nelle religioni monoteistiche
Annunciata, inoltre, la  pubblicazione di un opuscolo informativo sul tema della Misericordia nelle tre religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islam). Il documento, che sarà redatto dal Gruppo di lavoro sull’islam, dovrebbe uscire nei prossimi mesi, a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia. Infine, per il 9 marzo 2017 a Berna è stato programmato un seminario sulla recezione dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Amoris Laetitia”.

Incontro con le Chiese protestanti
Conclusa l’Assemblea episcopale, il 6 e 7 settembre, sempre a Fischingen, la Ces ha incontrato i membri del Consiglio della Federazione delle Chiese protestanti svizzere (Feps); al centro dei lavori, “uno scambio amichevole ed un dialogo teologico ed ecumenico approfondito”. In particolare, sottolinea la nota conclusiva dell’incontro, è stato esaminato lo studio internazionale ecumenico intitolato “La Chiesa: verso una visione comune” e condotto dal Consiglio mondiale delle Chiese, in collaborazione con la Chiesa cattolica.

Superare le divisioni
“Riflettere insieme - ha spiegato Gottfried Locher, presidente della Feps - ha permesso di renderci conto, ancora una volta, che dobbiamo superare le nostre divisioni, se vogliamo compiere la missione che Dio ci affida”. Di qui, l’invito a concentrarsi sulle “sfide comuni nella trasmissione della fede cristiana”. Dal suo canto, mons. Charles Morerod, presidente della Ces, ha osservato: “Ricordiamoci che la nostra missione non è solo quella di  organizzare al meglio il mondo, ma di accogliere la presenza di Dio e l'ascolto della sua Parola”.

Iniziative per il 500.mo anniversario della Riforma
L’incontro congiunto ha permesso anche l’esame di due progetti ecumenici in preparazione al 500.mo anniversario della Riforma, che ricorrerà nel 2017: si tratta di una celebrazione ecumenica in programma a Zugo il 1.mo aprile del prossimo anno e dell’allestimento di un padiglione congiunto delle Chiese svizzere alla Mostra mondiale sulla Riforma in programma a Wittenberg, in Germania, dal 20 maggio al 10 settembre 2017. Da ricordare che quello dei giorni scorsi è stato il terzo incontro comune tra Ces e Feps. Il primo si era svolto nel 2001, il secondo nel 2008. (I.P.)








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