2016-09-10 19:23:00

Terremoto, Papa Francesco alla Protezione Civile: grazie!


“Li ringrazio per la dedizione e il generoso aiuto offerto in questi giorni!". Papa Francesco ha usato queste calorose parole per esprimere gratitudine agli uomini e alle donne della protezione civile impegnati tra le macerie dei centri colpiti dal terremoto dello scorso 24 agosto.Li avrebbe abbracciati volentieri all'udienza generale di sabato 10 settembre ma il senso del dovere li ha trattenuti in quei luoghi di dolore e devastazione: “Oggi – ha detto il Papa – la Protezione Civile doveva essere presente ma ha annullato la partecipazione per continuare la preziosa opera di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite. Grazie!”.

Ed è proprio per questo lavoro costante e faticoso di associazioni di volontariato e organizzazioni di soccorso, che il primo bilancio degli aiuti può essere considerato davvero positivo. Lo conferma Alberto Campaioli, della Confederazione delle Misericordie d’Italia, ad Amatrice con alcuni gruppi della sua organizzazione fondata 800 anni fa sulla base del Vangelo e della Misericordia: “Alle persone nelle tende non manca nulla. Sono assistite in maniera esemplare. Cibo, acqua, coperte, vestiti. Tutto ciò che serve.Tra poco dovrebbero arrivare anche le casette provvisorie, speriamo prima che inizi l’inverno e le piogge. Ad esempio la protezione civile ha fatto sapere che la scuola sarà di nuovo agibile prima dell’inizio delle lezioni. Una piccola soddisfazione”.

E come ad Amatrice, città più colpita dal sisma, hanno dovuto  tentare di bloccare gli ingenti arrivi di beni di prima necessità donati da tutta Italia e dall'estero perché ormai diventati eccessivi, anche dalle zone terremotate delle Marche arriva la conferma che la generosità del mondo intero è diventata un fiume in piena: “Ora la nostra attività – spiega Sonia Sdrubolini dell’equipe regionale emergenze di Caritas Marche – è quella di impedire l’affluenza di questi aiuti, ma anche l’arrivo di persone di buona volontà le quali vorrebbero unirsi ai soccorsi senza pensare che invece potrebbero essere un piccolo intralcio per le nostre attività. Si può essere più efficaci donando denaro a tutti quei soggetti impegnati in queste attività”. Se  questa non è solidarietà...

 








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