2016-09-11 14:05:00

Siria: anche Iran e Hezbollah aderiscono alla tregua


In Siria, a partire dal tramonto di lunedì, comincerà la tregua in Siria negoziata tra gli Stati Uniti e la Russia. Al cessate il fuoco hanno aderito sia il governo di Damasco sia i suoi alleati, sia i gruppi ribelli. L’Onu auspica che l’accordo conduca ad una trattativa politica sul futuro del Paese. Intanto, dall'annuncio della tregua, almeno 100 persone sono state uccise nelle violenze che ancora si registrano in diverse zone della Siria. Il servizio di Marco Guerra:

La tregua riguarda tutti gli schieramenti convolti nel conflitto siriano, ad esclusione dei gruppi islamisti. Nella ultime ore è stata espressa adesione anche da parte dell’Iran e dei miliziani libanesi Hezbollah, entrambi schierati al fianco del governo di Damasco. Esecutivo che, dal canto suo, ha subito accettato l’intesa russo-americana. Mosca garantirà per le forze governative, quelle sciite e quelle iraniane; mentre Washington dovrà convincere i gruppi di ribelli definiti “moderati” a rompere ogni legame con al Nusra e il sedicente Stato Islamico. Si continuerà a combattere infatti contro il Califfato. Al momento è previsto che la sospensione dei combattimenti da lunedì sera durerà solo una settimana, con scadenze ogni 48 ore, ed avrà come obiettivo immediato l’accesso degli aiuti umanitari alle centinaia di migliaia di persone intrappolate nelle violenze. Tuttavia lo stesso segretario di Stato americano John Kerry, che ha condotto i negoziati con il ministro degli Esteri russo Lavrov, ha parlato di possibile “punto di svolta”. Circola anche l’ipotesi una cabina di regina russo-americana per coordinare la lotta all’Is. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan De Mistura vede nel dialogo tra le due potenze una “determinazione senza precedenti” e ritiene che già ad ottobre possa partire un negoziato politico, che ovviamente “durerà a lungo”, sul futuro della Siria con tutti gli attori regionali. Intanto, a poco più di 24 ore dall’inizio del cessate il fuoco, la Turchia segnala di aver ucciso 20 combattenti in un raid aereo nel nord della Siria, mentre sono salite a 58 le vittime dei bombardamenti non identificati che ieri hanno colpito un mercato ad Idlib, almeno 13 bambini uccisi.








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