2016-09-14 13:43:00

Ifad: lo sviluppo rurale necessario per eliminare la povertà


Entro il 2050 il mondo avrà bisogno del 60% di cibo in più. E’ una proiezione del Rapporto sulllo Sviluppo Rurale, presentato oggi a Roma dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad). Nel testo si indica che tre quarti degli 800 milioni di persone che vivono in povertà nel mondo si trovano in aree rurali. Di qui quindi la convinzione dell’Ifad che sia necessaria una trasformazione dell’agricoltura nei Paesi in via di sviluppo. Francesca Sabatinelli:

Se si vuole eliminare la povertà, i governi devono “puntare su politiche e investimenti mirati a trasformare le aree rurali dei Paesi in via di sviluppo”, e quindi creare posti di lavoro, perché “la crescita economica non è sufficiente a salvare quanti rischiano ogni giorno di morire di fame”.  Il Rapporto spiega che “la trasformazione rurale è parte integrante dello sviluppo economico di un paese” di qui la necessità, sempre secondo l’Ifad, di investire in industrie agroalimentare moderne. I redditi di 2,5 miliardi di persone nel mondo, si legge ancora, “dipendono direttamente da piccole aziende agricole che producono l'80% del cibo consumato in Asia e nell'Africa subsahariana”. Il Fondo ritiene in sostanza che i Paesi che hanno “diversificato la loro economia e potenziato il proprio settore agricolo”, hanno registrato un processo rapido di transizione verso l'eliminazione della povertà.

La mappa presentata dall’Ifad spiega che sono Bolivia, Colombia, Ecuador, Messico e Uruguay ad aver ridotto la disparità di reddito di chi vive nelle aree rurali; in Cina, India. Filippine e Vietnam, “riforma agraria, investimenti di base nelle aree rurali e altre politiche settoriali si sono rivelati fattori decisivi per promuovere la trasformazione rurale”. Mentre “la maggior parte dei Paesi africani continua a fare i conti con una popolazione giovanile in crescita, settori manifatturieri di dimensioni ridotte e in declino, e ostacoli allo sviluppo profondamente radicati”. Investire sullo sviluppo agricolo e rurale significa investire sull’economia nel suo complesso, ha detto il presidente dell’Ifad Kanayo F.Nwanze, ma ciò dipende dalle scelte dei governi, e in generale di chi si occupa di sviluppo, che “hanno un impatto enorme sulla vita delle persone e delle nazioni”.








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