E’ quello della promozione del dialogo interreligioso il tema prioritario nelle relazioni bilaterali tra Indonesia e Santa Sede. Ad affermarlo è stato l’ambasciatore della Repubblica di Indonesia presso la Santa Sede, Agus Sriyono, in occasione del 71.mo anniversario dell’indipendenza del Paese asiatico, celebrato ieri.
L'Indonesia garantisce una convivenza pacifica tra le religioni
L’ambasciatore Sriyono ha sottolineato l’importanza dell’impegno profuso dal suo governo
per garantire una convivenza pacifica ed armonica tra le diverse componenti religiose
del Paese, tutelate dalla Costituzione. Un impegno che assume un significato ancora
più attuale alla vigilia della Giornata Indonesiana della Gioventù in programma nella
città di Manado dal 3 al 6 ottobre di quest’anno.
Il Paese a maggioranza musulmana conta diversi milioni di cristiani
L’Indonesia, con i suoi 250 milioni di abitanti è, infatti, il più grande Paese
asiatico a maggioranza musulmana (oltre l’87%), ma conta anche diversi milioni di
cristiani e di appartenenti ad altre religioni minoritarie come i buddhisti, gli shintoisti
e gli hindu. Una ricchezza anche culturale che trova riscontro nel motto nella nazione
indonesiana “Bhinneka Tunggal Ika”, cioè Unità nella Diversità.
Due progetti culturali indonesiani ai Musei Vaticani
In occasione del ricevimento all’ambasciata dell’Indonesia presso la Santa Sede, l’ambasciatore
Sriyono ha anche voluto sottolineare la sempre maggiore collaborazione in campo culturale
con il Vaticano che porterà quest’anno alla realizzazione di due nuovi progetti all’interno
della sezione etnologica dei Musei Vaticani: la costruzione del Giardino di Borobudur
e di un Giardino delle spezie indonesiane. (S.L.)
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