2016-09-16 20:11:00

A Bratislava i 27 dell'Ue tentano di ricucire le divisioni


A Bratislava primo vertice del dopo Brexit fra i 27 capi di Stato e di governo dell'Ue. Un incontro che ha tentato di ricucire le divergenze dell'Unione sui temi più caldi in primo piano, fra cui il capitolo immigrazione. A questo proposito 4 dei Paesi più coinvolti dalle chiusure dei flussi migratori,  Repubblica ceca, Slovacchia, Polonia ed Ungheria, in una dichiarazione congiunta rilanciano il concetto di "solidarietà flessibile" perchè i singoli Stati - dicono- possano contribuire tenendo conto della propria esperienza e potenziale. I particolari da Paola Simonetti:

Nell'avvio di una nuova Europa senza Regno Unito, i 27 capi di Stato e governo dell'Ue a Bratislava hanno tentato di lanciare un messaggio di unità, in un contesto di "crisi esistenziale" come l'ha definita il presidente della Commissione, Juncker. Un vertice che, ha dichiarato il presidente consiglio Renzi, ha segnato un passo avanti, ma che resta ancora lontano dal disegno di Europa che abbiamo in testa. Sul tavolo di questo vertice informale, i temi fra i più caldi per l'Unione: immigrazione, terrorismo, sicurezza comunitaria, ma anche una prospettiva di accordo per rafforzare il meccanismo per il controllo sull'attuazione delle decisioni prese e, soprattutto, cooperazione e comunicazione leali fra Stati e istituzioni. Sul capitolo della gestione dei flussi migratori anche i paesi Ue che nei mesi passati si sono dimostrati più recalcitranti ad accettare le politiche comuni, i cosiddetti 4 di Visegrad, Repubblica ceca, Slovacchia, Polonia ed Ungheria, hanno diffuso una dichiarazione congiunta nella quale si auspica una "solidarietà flessibile" perché i singoli Stati possano contribuire tenendo conto della propria esperienza e potenziale. Ogni reale accordo, tuttavia, è stato rimandato a marzo 2017, in vista dell'incontro a Roma in occasione dei 60 anni dalla firma dei primi Trattati europei.

 

 








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