2016-09-16 21:00:00

Card. Bertone ricorda Ciampi: aveva fede semplice e schietta


Un servitore dell’Italia, un grande europeista dalla fede semplice e schietta. Il cardinale Tarcisio Bertone ricorda così Carlo Azeglio Ciampi. L’ex segretario di Stato vaticano ha avuto, negli anni, numerosi incontri con l’ex presidente della Repubblica Italiana. Al microfono di Alessandro Gisotti, il cardinale Bertone si sofferma su alcuni tratti distintivi del carattere e della fede di Ciampi:

R. – Il primo incontro personale è avvenuto a Macerata, in occasione del conferimento della laurea ad honorem da quella università. Io ero rettore della Pontificia Università Salesiana e rappresentavo, in quella circostanza, i rettori delle Pontificie Università. Incontrandolo personalmente, con la signora Franca, mi disse: “Allora, lei è salesiano?” – “Sì, io sono salesiano”. “Allora – dice – davanti a mia moglie devo confessare la mia grande devozione a don Bosco e devo dire che tutte le volte che abbiamo invocato don Bosco, soprattutto per problemi familiari, siamo stati esauditi”.

D. – Ovviamente, poi, tanti altri incontri, più istituzionali …

R. – Sì, specialmente quando sono stato nominato arcivescovo di Genova e poi creato cardinale, ho incontrato il presidente – il presidente aveva invitato i neo-cardinali italiani – e poi l’ho incontrato ancora personalmente diverse volte. Ricordo la sua profonda fede, schietta, semplice, una schietta fede religiosa, e le sue preoccupazioni per la formazione dei giovani: abbiamo ripreso un po’ il discorso sui giovani, sull’educazione dei giovani. Mi parlava della sua esperienza non propriamente positiva come studente a Livorno: mi raccomandava, e voleva che estendessi la mia raccomandazione ai vescovi italiani, una buona scelta degli insegnanti di religione nella scuola, perché, diceva: “Questo è un momento formativo molto importante, un momento anche di dialogo con le altre materie, con le altre scienze, con gli altri docenti; ma bisogna scegliere bene gli insegnanti a scuola”, dimostrando così che anche nell’esercizio della più alta carica dello Stato si preoccupava della formazione integrale dei giovani.

D. – Colpisce, anche, da questi suoi ricordi una figura istituzionale che ha sempre tenuto all’importanza della laicità dello Stato e pure un grande rispetto e una grande attenzione per la fede …

R. – C’è anche la dimensione religiosa! Quindi, in questo intreccio, in questa interazione tra una formazione umana integrale e anche l’accento, la valorizzazione degli elementi religiosi poteva scaturire la formazione di persone, di testimoni di un impegno sociale, di un impegno per il bene comune e anche di una fede religiosa, e quindi continuando così la tradizione dell’Italia. D’altra parte, sappiamo come egli avesse anche una fedele settimanale pratica religiosa proprio nella parrocchia dove abitava, a Roma.

D. – Il profilo del presidente Ciampi è decisamente il profilo di un uomo con un orizzonte europeo, un europeista a tutto tondo. Ecco, forse oggi serve anche a ricordare quanto ci sia bisogno di Europa…

R. – C’è bisogno di Europa e c’è bisogno di un’Europa animata dai valori fondativi della Comunità europea e dall’esempio dei grandi uomini che hanno fatto l’Europa faro e maestra di civiltà e attenta anche alle necessità e ai problemi della comunità internazionale, specialmente dei Paesi più deboli, dei Paesi più bisognosi di aiuto. Quindi, abbiamo bisogno di queste forti personalità nell’Europa di oggi e abbiamo bisogno di questo spirito nell’Europa di oggi.








All the contents on this site are copyrighted ©.