2016-09-16 14:00:00

Nigeria: grido d'allarme dei vescovi contro la violenza


“Un uragano di violenza da parte di pastori e di altri agenti di morte ha lasciato sulla sua scia un paesaggio di sangue e distruzione” accusano i vescovi della Nigeria nel loro messaggio “Ristabilire la fiducia nella Nigeria” pubblicato al termine della loro Assemblea plenaria.

I vescovi condannano le scelte settariste del Presidente Buhari 
Il documento, inviato all’agenzia Fides, sembra segnare un cambio di tono della Conferenza episcopale della Nigeria nei confronti del Presidente Muhammadu Buhari, che aveva ricevuto il plauso dei vescovi per la campagna anticorruzione. Pur sottolineando che l’elezione del musulmano Buhari, è stata “una delle più pacifiche della storia del Paese” e che votandolo “i nigeriani hanno dimostrato, al di là dei confini della religione, dell’etnia e delle regioni, che vogliono voltare pagina in una storia piena di sogni infranti”, i vescovi rimarcano che il “settarismo” delle ultime nomine presidenziali, sia “difficile da associare con le credenziali morali del Presidente”.

La popolazione è devastata da fame e malattie
Il messaggio sottolinea che “violenza politica, corruzione, rapimenti, rapine a mano armata, omicidi rituali e i diversi mali del passato, sono ancora ben presenti, e a causa di ciò sembra che stiamo progressivamente sprofondando nella melma. La popolazione è ora devastata dalla malattia e dalla fame. Il risultato è l’aumento della violenza da parte di attori statali e non statali”.

Critiche per l’espansione della Sharia nella vita pubblica
I vescovi ricordano che lo Stato deve garantire la sicurezza di tutti, come il rispetto dell’eguaglianza di ogni cittadino di fronte alla legge, criticando “l’espansione dell’ambito della Sharia nella vita pubblica, in contraddizione con lo spirito e la lettera della Costituzione”. I vescovi lanciano un appello alla popolazione perché continui a vivere secondo i valori della compassione e della solidarietà, invitandola a non cadere vittima dei “ciarlatani”che usano la religione per i propri interessi.

I nigeriani delusi dalla politica del Presidente che non ha cambiato le cose
I vescovi ricordano infine al Presidente, che “la maggioranza dei nigeriani è delusa dall’avere gettato via le grandi speranze derivanti dalla sua determinazione di cambiare le cose” e che non può ignorare “le forti accuse della crescita del nepotismo e del settarismo nelle nomine federali”. (L.M.)








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