2016-09-19 15:06:00

Mons. Paglia: il miracolo di Assisi, sogno comune per l'umanità


Partecipa all’incontro di Assisi anche mons. Vincenzo Paglia, che ha visto nascere l’esperienza di pace e di dialogo della Comunità di Sant’Egidio, di cui per tanti anni è stato assistente spirituale e oggi è presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Ascoltiamo la sua  riflessione su questo importante appuntamento. L’intervista è di Massimiliano Menichetti:

R. – Vedere moltiplicati gli uomini e le donne di religioni diverse che si ritrovano in pace, nel rispetto, nel dialogo, nell’incontro con un sogno comune per tutta l’umanità, credo che questo sia davvero il seme di speranza per il futuro dell’umanità. Ce n’è bisogno. Potrei dire che è come un grande segno dei tempi, vedere appunto che è possibile quello che sembra impossibile agli occhi degli uomini. Credo che sia il miracolo che si compie. Davvero, ad Assisi in questi giorni si respira pace, speranza. Il Concilio Vaticano II ha preso il largo. Ecco, vorrei dire questo: ha preso il largo e da quel piccolo seme della Nostra Aetate abbiamo un’arca di Noè che in un mondo attraversato da conflitti, da lacerazioni terribili, può rappresentare il futuro di pace di uomini e donne di fedi e di culture diverse ma che sanno vivere assieme.

D. - Giovanni Paolo II disse: “Tutti dobbiamo sentirci impegnati nella costruzione della pace anche nelle piccole cose”…

R. - Sì, quella sera concluse con queste parole “ La pace cerca i suoi artigiani”. Non disse cerca i suoi grandi artisti, ma gli artigiani, come a dire che tutti noi possiamo costruire la pace iniziando a casa nostra, passando al palazzo, al condominio, al mercato, alle piazze, alle città, ai paesi, ai continenti, al mondo intero. Ecco perché il messaggio che parte da Assisi con quello spirito di cui parlava Giovanni Paolo II, non è troppo lontano da noi, magari riservato ai tecnici, ai diplomatici, alle grandi personalità del mondo, no! La pace è nelle mani di tutti. È nelle mani degli uomini e delle donne comuni, anzi, vorrei aggiungere: se è così anche i grandi della Terra saranno costretti a intraprendere i cammini di pace. In questo senso c’è una forza dei popoli che deve essere riscoperta e soprattutto deve essere praticata di nuovo.








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