2016-09-20 15:07:00

Festa dei Nonni d’Italia: il valore degli anziani nella società


Conferenza stampa di presentazione a Roma della campagna “Millepiazze-Festa dei Nonni d’Italia”, promossa dalla Fondazione "Senior Italia FederAnziani" e dedicata a raccogliere fondi al fine di fornire defibrillatori a centri anziani e comunità. L’iniziativa si sviluppa in tre eventi: la partita per i nonni, la vendita in alcune piazze italiane di pasta di Altamura nel week end del 1 e 2 ottobre. Ed infine, l’incontro con Papa Francesco in Vaticano, il 15 Ottobre. Questa campagna è finalizzata anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore dei nonni nella società e nella famiglia. Maria Carnevali ha intervistato il Presidente della Fondazione Senior Italia FederAnziani, Roberto Messina:

R. – “Mille piazze” prevede una quantità importante di manifestazioni, tutte volte alla valorizzazione dei nonni d’Italia, che sono una figura importante per la nostra nazione e non sono sicuramente un peso, ma una grande risorsa. E lo fanno quotidianamente, attraverso il babysitteraggio gratuito dei loro nipoti, oppure dando una mano – con le loro pensioni – ai propri figli, che magari sono disoccupati, cassaintegrati, precarizzati. Nelle nostre sedi, che sono oltre 3.600, in molte di queste, nei giorni dell’1 o 2 ottobre, ci sarà proprio la festa dei nonni e ci sarà anche un aspetto di solidarietà, che è quello di donare del denaro per acquistare dei defibrillatori che sono importanti, per lasciarli nelle loro sedi. La festa dei nonni alla fine si concluderà con un’udienza con il Santo Padre.

D. – Infatti, la Chiesa è molto vicina a questo tema. Il Santo Padre, Papa Francesco, più volte ha ricordato il ruolo dei nonni nelle società e nelle famiglie. Ma anche Papa Benedetto XVI disse che il valore di una società si vede da come si trattano i nonni, gli anziani, come anche questi hanno un ruolo nella vita comune della comunità intera…

R. – Beh sì, infatti abbiamo visto proprio una grande vicinanza, non solo di Papa Francesco, ma anche dei suoi predecessori, questo stare accanto a queste figure, alla figura del nonno. Proprio Papa Francesco ricordava nella festa della famiglia che una nazione che non tiene conto della saggezza dei nonni è una nazione destinata a non avere futuro. Quindi, lo ringraziamo ogni giorno per queste parole, ma soprattutto per tenere viva l’attenzione verso i nonni, che sono una figura centrale e perno di ogni nazione.

D. – Invece, a livello di politiche sociali, relative anche all’assistenza sanitaria cosa manca, cosa richiedete?

R. – Vanno divise in due grosse aree. Se parliamo di acuzia, nel momento in cui un cittadino italiano, quindi non solo un nonno – ma chiaramente gli anziani sono coloro che maggiormente utilizzano i servizi sanitari – io credo che alla nostra nazione dobbiamo dare come voto 10 e lode. Quando parliamo di cronicità, o quando parliamo di territorio, sicuramente abbiamo molto lavoro da fare e non siamo tra i primi nel rispondere ai servizi o alle cronicità. Devo dire, però, che le Regioni e il Ministero della salute cercano comunque, alla fine, di dare una mano tutti e, alla fine, anche con qualche lista di attesa o con qualche ticket in più il servizio sanitario nazionale regge ancora. Certo, di fronte alla longevità di massa che cresce, questo non sappiamo quanto reggerà. 

La campagna Millepiazze-Festa dei Nonni d’Italia è realizzata in collaborazione con l'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani–Onlus (Anla). Al microfono di Maria Carnevali, il presidente di Anla, Antonio Zappi:

R. – La cultura dello scarto sta prendendo corpo, purtroppo. Noi dobbiamo tutti adoperarci, perché se questa cultura dello scarto non sarà smantellata, almeno sia un po’ fronteggiata. E l’impegno dell’Associazione che io ho l’onore di presiedere, assieme ad altre associazioni, è quello di dire: gli anziani, che sono espressione di competenza, serietà, professionalità, sono pronti a dare e possono ancora dare. Bisogna soltanto, però, non che siano cercati, ma che siano sollecitati e invitati a partecipare alla vita sociale, alla vita delle varie amministrazioni e alla vita del volontariato. Evitiamo la politica dello scarto.

D. – Richiedete anche delle politiche sociali più adeguate alla cura, anche per le famiglie, per la cura degli anziani?

R. – Direi che è fondamentale. Noi, però, abbiamo politiche degli anziani di cui tutti parlano. Politiche degli anziani e delle famiglie che restano dichiarazioni di principio e spesso con grande divario tra il dichiarato e il vissuto. Purtroppo, è questo il rammarico. Ma anche per questo ce la stiamo mettendo tutta. Non siamo dei legislatori.

D. – Un’ultima domanda: quali aspettative per l’incontro, quindi, in Vaticano con il Santo Padre?

R. – Sarà un’occasione per ripetere al Santo Padre come siamo felici di incontrarlo, come siamo felici di vederlo, ma soprattutto per confermare a lui che non siamo coloro che dicono e non fanno, ma coloro che nel loro piccolo si danno molto da fare, e per questo saremo anche a Roma.








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