2016-09-21 08:16:00

Obama all'Onu: 360mila migranti in 50 Paesi. Ban: basta Assad


Si è aperta con un appello per la Siria e con la forte preoccupazione di ciò che sta accadendo in quel Paese, la 70esima Assemblea generale dell’Onu, ieri a New York, l’ultima per il segretario generale Ban Ki-moon che ha lanciato pesanti accuse contro il presidente siriano Assad. A margine, l’annuncio di Obama di un accordo di oltre 50 Paesi pronti a raddoppiare l’accoglienza dei profughi. Francesca Sabatinelli:

La grande preoccupazione di Ban Ki-moon, in procinto di lasciare la poltrona all’Onu, è quella degli “oceani di differenza che dividono i cittadini dai loro leader”. Siria, Libia, Corea del Nord: i Paesi chiave del discorso del segretario generale che, insistentemente, chiede di mettere fine alla carneficina in Siria, guidata da un uomo, è l’accusa contro il presidente Assad, che ha ucciso più di tutti, con i “lanci di barili esplosivi, con la tortura sistematica di migliaia di detenuti”. La Siria “non può dipendere unicamente dal destino” del suo presidente, per Ban ci vuole una transizione politica, nel frattempo però le Nazioni Unite hanno sospeso la distribuzione di aiuti alle popolazioni, dopo i raid contro un convoglio umanitario con la conseguente morte di una ventina di operatori della Mezzaluna rossa. Un  tributo a Ban arriva da Obama: in otto anni insieme si sono fati enormi progressi, spiega il presidente Usa che, a sua volta, mette in guarda dal crescente populismo e dal nazionalismo aggressivo che attraversano il mondo. Bisogna “respingere fondamentalismo, razzismo e idee di superiorità di razza”, aggiunge Obama, che rivolge poi lo sguardo alla Russia per dire che cerca di riguadagnare la gloria perduta con la forza. E’ però sul fronte dei migranti che arrivano le proposte più concrete, con 50 paesi, è l’annuncio di Obama, che raddoppieranno l’accoglienza dei profughi arrivando a prenderne 360mila. Bisogna fare di più per i rifugiati, è quindi l’appello del presidente, con l’impegno preso davanti all’Onu dai Paesi organizzatori del summit sui rifugiati, a margine dell’Assemblea, di aumentare di tre miliardi di dollari i finanziamenti umanitari globali per il prossimo anno. 








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