2016-09-23 14:06:00

Iraq. Patriarca Sako al Sinodo caldeo: appello in favore dei rifugiati


La crisi spirituale della Chiesa caldea è stata al centro della relazione del Patriarca caldeo, Louis Raphael I Sako, che ieri ha aperto i lavori del Sinodo annuale dei vescovi caldei. L’incontro è in corso ad Ankawa, sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. In particolare - riferisce l’agenzia Fides - il Patriarca ha delineato le ombre, ma anche le significative luci, che segnano la condizione della Chiesa caldea nel tempo presente, caratterizzato da violenza, settarismo e instabilità politica che continua ad affliggere da anni il popolo iracheno.

Necessari formazione e discernimento spirituale per i sacerdoti
Il Patriarca Sako ha poi accennato alla migrazione di sacerdoti e religiosi che, negli ultimi anni, si sono trasferiti all’estero, in cerca di condizioni di vita migliori. Di qui, il richiamo alla necessità di una maggiore formazione per i sacerdoti, così da contrastare anche i rischi di un auto-ripiegamento sui propri interessi, accresciuto dalla diffusione della cultura digitale. A tale proposito, il Patriarca ha auspicato che si moltiplichino le occasioni per fornire ai sacerdoti iracheni criteri di guida e discernimento spirituale, anche attraverso incontri e scambi di visite con confratelli e formatori che vivono e operano in altri Paesi.

Appello contro la corruzione ed in favore dei rifugiati
Quanto all'aspetto finanziario, il Patriarca ha puntato il dito sugli episodi di “corruzione finanziaria e amministrativa” che hanno coinvolto alcune parrocchie e istituzioni ecclesiali del Paese. Sul fronte dell'aiuto ai rifugiati, infine, ha ringraziato quelle parrocchie che hanno compiuto “un lavoro enorme per aiutare tutte le famiglie sfollate, senza alcuna discriminazione”, esortando tutti a “prestare attenzione” a questo problema. (I.P.)








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