2016-09-24 13:25:00

Tanzania in festa per i 150 anni di evangelizzazione


Avranno inizio il Primo ottobre nella diocesi di Bukoka, le iniziative della Chiesa cattolica della Tanzania per celebrare i 150 anni di evangelizzazione del Paese. In una nota del Direttorio per l’evangelizzazione, organismo della Conferenza episcopale locale, si sottolinea che “in quello stesso giorno, avranno inizio anche le celebrazioni per il centenario di ordinazione del primo sacerdote autoctono”, avvenuta il 15 agosto 1917 proprio nella diocesi di Bukoka.

Due eventi culminanti nel 2017 e nel 2018
Il programma, per entrambi gli anniversari, prevede due momenti culminanti: il primo si terrà il 15 agosto 2017; il secondo l’anno successivo. La data del Primo ottobre prossimo, scelta per dare inizio agli eventi celebrativi, vuole commemorare “la festa di Santa Teresa di Lisieux, Patrona delle missioni”, sottolinea il Direttorio. Il lancio delle iniziative sarà preceduto da “incontri spirituali, preghiere e pellegrinaggi nei principali luoghi religiosi del Paese”.

La storia dell’evangelizzazione del Paese
Da ricordare che la Tanzania ha attraversato due ondate di evangelizzazione: la prima nel XV secolo e la seconda nel XIX. Nel primo caso, il Vangelo fu portato dai missionari agostiniani portoghesi, arrivati con Vasco da Gama nel 1499 a Zanzibar. Tuttavia, a causa dell’opposizione araba musulmana, la missione degli agostiniani si concluse alla fine del 1600. Nel XIX secolo, invece, furono ben tre le congregazioni che portarono avanti l’evangelizzazione: i Padri dello Spirito Santo (o Spiritani), i Padri Bianchi (Missionari d’Africa) e i Benedettini.

Lo sviluppo dopo la prima Guerra mondiale
Nel 1868 si ebbe la prima liberazione degli schiavi, seguita poi dalla fondazione di monasteri e dalla creazione della Prefettura Apostolica di Zanzibar e, nel 1907, della prima Congregazione locale delle Figlie di Maria. Infine, dopo la Prima Guerra Mondiale, nel Paese arrivarono altri missionari: tra questi i Cappuccini, i Missionari della Consolata, i Passionisti e i Pallottini; successivamente i missionari di Maryknoll. (I.P.)








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