2016-09-26 17:07:00

Card. Bagnasco: lo Stato non abbandoni genitori con figli malati


Se cade il principio che la vita umana è inviolabile, l’individuo diventa oggetto di cui disporre. Lo Stato non lasci soli i genitori con figli malati. E’ uno dei passaggi forti della prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha aperto nel pomeriggio la sessione autunnale del Consiglio permanente della Cei. La riunione prende il via oggi e si chiuderà mercoledì. Il giorno dopo, la conferenza stampa con lo stesso cardinale Bagnasco, che illustrerà il comunicato finale. Tra i temi al centro dell’attenzione dei vescovi in questi giorni, la revisione delle Nome sul regime amministrativo e le questioni economiche dei tribunali ecclesiastici. Nel suo discorso il porporato spazia dal dramma del terremoto agli importanti eventi ecclesiali d’estate fino alla situazione dell’Europa e dell’Italia. Il servizio di Debora Donnini:

Come un’ombra maligna, ancora una volta il terremoto ha falciato centinaia di vite. Prende il via da questo drammatico evento di fine estate, l’intervento del presidente della Cei che ricorda la testimonianza di incomparabile valore offerta da volontari, Protezione civile, membri di associazioni che danno l’esempio di “un modo di vivere alternativo alla cultura diffusa”. Centrale è l’appartenenza ad un popolo che porta ad essere legati gli uni agli altri. Il porporato ricorda che la presidenza della Cei ha stanziato un primo sostegno di un milione dell’8per mille e poi la colletta nazionale lo corso 18 settembre. Richiamata anche l’importanza dei piccoli centri,  “luoghi di fede e umanità”. Lo sguardo del presidente della Cei si concentra sull’Italia, paese segnato dall’aumento della disoccupazione dei giovani, dal PIL che non è cresciuto, da una maggiore distanza fra ricchi e  poveri. “La Chiesa è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie”, dice il cardinale Bagnasco che sottolinea: sul fronte dell'occupazione la gente si aspetta impegno e dedizione più grandi da parte della politica e di ogni altro soggetto capace di creare lavoro. Espressa preoccupazione che il patrimonio di ingegno del Paese sia costretto ad emigrare. La teoria della flessibilità getta la persona in un clima fluido e inaffidabile, nota. Ribadito che non può essere paragonata  alla famiglia nessun' altra forma di unione. Una parola di incoraggiamento viene poi rivolta alle istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana. 

Lo Stato sia vicino alle famiglie con figli malati
L’attenzione va anche alla vita umana e  per il porporato, la recente morte di un minore avvenuta in Belgio per eutanasia, deve interrogarci seriamente su dove stiamo andando:

“Più in generale prendiamo atto che, ogni volta che si ipotizzano leggi su questi temi decisivi, subito si cerca di pilotare la sensibilità e l’opinione pubblica appellandosi a casi eccezionali di grande impatto emotivo; e si invoca la necessità di ordinare le cose, di normare le procedure. Ma tutto questo accade senza partire dal principio di base, l’inviolabilità della vita umana sempre e comunque: se cade questo principio l’individuo passerà da  soggetto da rispettare a oggetto di cui disporre”.

Il compito dello stato di diritto non è infatti quello di “stabilire la vita e la morte” ma non lasciar soli i cittadini specialmente nelle situazioni più difficili, come quelle di genitori con figli malati. A proposito del Referendum sulla Costituzione, l’invito è ad informarsi personalmente . Ribadita anche l'importanza della sfida educativa.

L’Europa non renda marginale il cristianesimo
Centrale nel discorso del porporato la pagina sull’Europa. “Oggi c’è bisogno di un di più d’Europa”, afferma. I nazionalismi non si vincono con l’omologazione forzosa né con un irenismo miope. Ma riscoprendo la propria missione in quanto si ha “un patrimonio di storia e di cultura da offrire”. Ricordato anche l’esodo di tanti disperati che bussano alle porte dell’Europa:

“L’Italia è in prima linea e, nonostante difficoltà oggettive, continua a fare tutto il possibile su questo fronte che la vede ancora troppo sola. Le comunità cristiane cercano di allargare gli spazi dell’accoglienza e soprattutto del cuore, affinché si vada oltre l’emergenza verso percorsi di integrazione per quanti – mostrando consapevolezza e impegno – desiderano rimanere”.

Quello che l’Europa dovrebbe temere è invece il cosiddetto pensiero unico, il propagandare in modo ossessivo “certi stili di vita” come la ricerca del piacere ad ogni costo, facendo scomparire “il prossimo”  e rimanere solo l’estraneo. La paura, il conflitto fra gli Stati, la destabilizzazione della famiglia: tutti fattori che favoriscono persone attente a “lucrare denaro e potere”, dice il porporato. Dopo la Brexit però si comincia a vedere qualche barlume di coscienza sul fatto che la cultura che ha costruito l’Europa dovrebbe essere il fondamento della casa europea. La parola di Gesù è stata “l’humus del continente”. Questo significa riconoscere nella persona un mondo spirituale ed etico. Questo è dunque il patrimonio su cui l’Europa deve rifondare se stessa:

“Se in nome del laicismo – che è la deformazione miope dell’autentica laicità – non si riconoscono le identità religiose con i loro riti e costumi, allora vuol dire che quel modo di pensare antireligioso è entrato nei gangli delle coscienze legislative oppure nei loro interessi. O forse significa che si è intuito che la vera religiosità costituisce un argine al potere?”

Il cristianesimo è considerato “divisivo” perché non canta nel coro prestabilito, nota il cardinale Bagnasco. Non bisogna quindi emarginarlo dalla sfera pubblica perché il cristianesimo ha “creato la civiltà europea e il suo umanesimo”. E più si studiano le origini dell’umanesimo, più si riconosce qualcosa di nettamente cristiano. A proposito dei recenti atti di terrorismo, il porporato si richiama al pensiero del Papa: tali abomini si mascherano di “una manto religioso” per accreditare “una guerra di religione” ma non bisogna cadere in questa trappola. Il terrorismo infatti si nutre del fanatismo di alcuni gruppi, di disagio sociale e del vuoto spirituale. E poi ci sono “i mercanti di armi, di petrolio, o di potere".  Quindi il cardinale Bagnasco critica la scelta del settimanale satirico francese Charlie Hebdo per le sue vignette sulle vittime del terremoto in Italia, chiedendo che la coscienza reagisca in maniera chiara ed indignata.

Gli eventi ecclesiali estivi: Gmg, canonizzazione Madre Teresa, Congresso eucaristico
Tra gli eventi ecclesiali estivi, ricordata la straordinaria Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia così come la canonizzazione di Madre Teresa, lo scorso 4 settembre, che invita a fa propria la vocazione alla carità. Quindi il XXVI Congresso eucaristico della Chiesa italiana a Genova, un evento da vivere, il cui tema è stato “Eucaristia, sorgente di missione”:

“Con le catechesi eucaristiche alla luce delle cinque vie della Evangelii Gaudium – valorizzate nel Convegno di Firenze – abbiamo approfondito come l’Eucaristia sia la vera sorgente della missionarietà e della carità evangelica: è questo fuoco che spinge a condividere la luce e il calore, perché il mondo viva nella verità e nell’amore, coscienti che certamente dobbiamo preoccuparci di essere credibili, ma innanzitutto di credere”.








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