2016-09-26 18:59:00

Mosca: inaccettabili i giudizi dell'Onu sulle operazioni militari


Clima di tensione fra Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna, all’indomani del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla crisi siriana. La polemica monta dopo le accuse giunte a Mosca, le cui operazioni militari vengono giudicate una barbarie, soprattutto contro i civili inermi. Parole inaccettabili, secondo il Cremlino, che valuta come retorica inutile gli attacchi dei funzionari delle Nazioni Unite. Intanto, sul campo resta disperata la situazione umanitaria con la popolazione alla fame, un nuovo ospedale inagibile e nuove vittime fra i minori. Paola Simonetti:

Giudizi inaccettabili, una retorica che non aiuta il difficile processo di pace di cui avrebbe bisogno la Siria. La Russia risponde così alle accuse giunte ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu da Stati Uniti e Regno Unito, che giudicano le azioni militari di Mosca una barbarie che colpisce principalmente i civili inermi con bombardamenti a tappeto. E Mosca addirittura rilancia, dicendosi pronta a sostenere le truppe di Damasco nella "lotta al terrorismo", inclusa la loro operazione militare ad Aleppo.

Attacchi questo che, anche oggi, hanno l’ennesimo ospedale, l’Omar bin Abdelaziz, nel quartiere assediato Maadi di Aleppo, reso inagibile e con un numero non precisato di feriti. Sotto il fuoco martellante dei raid anche due vittime, si tratta ancora di due bambini deceduti nel distretto di Karam Humad. Proprio i minori sono la parte più debole dell’infinita guerra siriana, soprattutto nella città di Aleppo: lo denuncia l’organizzazione Save the children che sottolinea come più del 50% dei morti recuperati nelle ultime 48 ore sono minori. Punto debole, la costante violazione del diritto umanitario internazionale, come sottolinea il nunzio apostolico a Damasco, l’arcivescovo Mario Zenari, al microfono di Giada Aquilino:


R. – Purtroppo qui non si è mai risolta la questione della protezione dei civili. A pagare le spese, le conseguenze più terribili di questo conflitto è l’inerme popolazione civile, tra cui un numero assai elevato di bambini. Occorre finirla con questa situazione. Purtroppo è un conflitto in cui non vengono rispettate le norme del diritto umanitario internazionale, quelle più elementari, come appunto la protezione dei civili.

D. – In particolare ad Aleppo, ha detto l’inviato dell’Onu de Mistura, ci sono 270 mila persone “sotto assedio”. Cosa si rischia?

R. – Ho detto già qualche settimana fa che la popolazione di Aleppo, soprattutto quella della parte est, rischia di essere messa “a fuoco e fame”. E’ una situazione inaccettabile. E’ una vergogna per la comunità internazionale che non si riesca a proteggere un numero così elevato di persone, questa inerme comunità, popolazione civile: questi 270 mila, o quanti sono, non sono tutti terroristi, la maggioranza è popolazione civile, cioè donne, bambini, anziani.

D. – Qual è l’appello alla comunità internazionale che in queste ore si è riunita a New York - e non solo - e sembra non riuscire raggiungere un accordo sulla tregua in Siria?

R. – Quello che sta succedendo è non solo sulla coscienza in gran parte di coloro che hanno la possibilità di fermare questo conflitto o di far rispettare il diritto umanitario internazionale, ma direi è una vergogna che pesa sulla coscienza di tutti.

D. – La popolazione cosa chiede?

R. – Chiede la fine della guerra e i diritti fondamentali: poter mangiare, avere l’acqua, non essere sotto assedio, sotto le bombe, sotto i tiri dei cannoni. Perché la gente è stanca di questo conflitto. Occorre che la comunità internazionale, che deve essere spinta anche dalla coscienza universale di noi tutti, aiuti a farla finita con la guerra e faccia rispettare una volta per tutte il diritto umanitario internazionale, quindi la protezione dei civili, di quelli che non c’entrano niente con questa guerra, l’accesso al cibo, all’acqua, alle cure sanitarie.

D. – Gli aiuti internazionali stanno arrivando?

R. – Gli aiuti internazionali - è qui il dramma - ci sono. Questi convogli sono alle porte e spesso sono bloccati o alle volte anche attaccati, come è successo il 19 di questo mese. Anche in questo caso, è una vergogna che pesa sulla coscienza di tutti.








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