2016-09-28 19:59:00

Governo sindacati: accordo pensioni anticipate, lavoratori precoci e redditi bassi


Accordo sulle pensioni in Italia. Governo e sindacati hanno firmato oggi una carta sugli interventi previdenziali da realizzarsi nei prossimi tre anni. Novità per le pensioni anticipate, i lavoratori precoci, i lavori usuranti e  gli assegni più bassi. Soddisfazione dei leader sindacali. Aspre critiche dall’opposizione. Il servizio di Roberta Gisotti

In cinque cartelle, le misure previdenziali decise dal governo, con un finanziamento di  6 miliardi da spalmare in 36 mesi, ha chiarito il ministro del Lavoro Poletti. I lavoratori di età pari o superiore a 63 anni, che maturano entro 3 anni e 7 mesi la pensione di vecchiaia, con un importo sotto un certo limite – non ancora stabilito – potranno accedere al cosidetto Ape, l’anticipo pensionistico, facendo richiesta all’Inps, usufruendo di un prestito finanziato da un istituto di credito e accendendo un’assicurazione sulla vita. Vi sarà anche un’Ape agevolata per alcune categorie. Per chi ha lavorato 12 mesi effettivi, anche non continuativi, prima dei 19 anni, l’uscita sarà anticipata a 41 anni di contributi se si appartiene a categorie di lavoratori in difficoltà, come disoccupati, disabili e chi ha svolto attività gravose. Altro punto riguarda 3,3 milioni di pensionati, con redditi complessivi personali fino a 1.000 euro, cui verrà estesa la quattordicesima. Positivi i giudizi dei sindacati, Cisl, Cgil, Uil, che invitano a proseguire nel lavoro. Restano fuori dall’intesa esodati e ricongiunzioni onerose. Forti critiche del Movimento 5 stelle.








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