2016-09-29 13:16:00

Simposio Chiesa tedesca, francese e svizzera su migrazioni


“Quando abbiamo a che fare con i problemi della migrazione, parliamo di un problema che tocca la Chiesa e la nostra fede. Noi riconosciamo Dio in ogni persona che chiede la nostra protezione”. È quanto hanno dichiarato il card. Reinhard Marx, mons. Georges Pontier e mons. Charles Morerod, rispettivamente presidenti dei vescovi tedeschi, francesi e svizzeri, al termine del simposio che li ha visti riuniti ieri a Berlino insieme a 50 rappresentanti del mondo scientifico ed ecclesiale attorno al tema “Migrazione e identità culturali e religiose in Europa. Le sfide che si presentano alla Chiesa”. Si è trattato del secondo incontro del genere dopo quello organizzato un anno fa a Roma in vista del Sinodo sulla famiglia.

L’impatto a lungo termine del fenomeno migratorio sulle società europee
L’obiettivo del simposio – riporta il comunicato finale - era di comprendere meglio l’impatto a lungo termine del fenomeno migratorio nei contesti sociali europei e di proporre quindi “prospettive di organizzazione della società, della politica e della Chiesa”. A fare da filo conduttore sono state una serie di domande sul rapporto tra migrazione,  origini dei migranti, cambiamenti demografici ed identità sociale e formazione culturale europea; sui sistemi per una convivenza pacifica nel pluralismo e sulle risposte che offre la Chiesa agli attuali sviluppi. Il tutto inquadrato nel contesto più ampio dei movimenti migratori nel mondo oggi.

La crisi dei modelli classici di integrazione nelle società europee
Dal confronto è emersa, innanzitutto la constatazione che gli attuali flussi migratori hanno messo in crisi i modelli classici di integrazione nelle società europee. Di qui la necessità di un ripensamento, attingendo ai principi fondamentali dell’identità europea. È stato poi sottolineato come le legislazioni nazionali che regolano l’immigrazione non possano prescindere dal rispetto di alcuni principi fondamentali sui diritti umani e del diritto internazionale.

La dignità umana non è negoziabile
E' quanto ribadito al termine del simposio dal card. Marx e dai vescovi Pontier e Morerod. “Anche se ogni Paese offre soluzioni e differenti - hanno detto - allo stesso tempo la dignità umana non è negoziabile. E la migrazione continuerà nei prossimi decenni e sarà all’ordine del giorno delle nostre società e della Chiesa”. (A cura di Lisa Zengarini)








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