“Un piano realistico per rendere possibile alle famiglie povere e della classe operaia di avere accesso all’istruzione superiore” è quanto auspicano i vescovi del Sudafrica, dopo l’annuncio del Ministro dell’educazione Be Nzimande di un aumento delle tasse universitarie e dei college non superiore all’8% per il prossimo anno. Il Ministro ha precisato che le tasse non aumenteranno per gli studenti che ricevano prestiti dal Programma nazionale di aiuti finanziari agli studenti (Nsfas) e che il Governo fornirà sussidi agli studenti delle famiglie più povere.
Più attenzione per gli studenti meno abbienti
In un comunicato ripreso dall’agenzia Fides, la Conferenza episcopale sudafricana
(Sacbc) afferma che “i provvedimenti ad interim del Governo non forniscono una soluzione
duratura per un modello di finanziamento del sistema educativo”, e chiede quindi “una
speciale attenzione per gli studenti poveri che in questo momento non possono o hanno
grandi difficoltà a pagare le rette”, invocando la concessione di sussidi governativi
ai più poveri che possano coprire interamente le spese.
Non alla violenza nei campus
I presuli lanciano poi un appello alla calma e alla discussione pacifica sulle nuove
misure : “Siamo consapevoli che le misure provvisorie del Governo non saranno ben
accettate da tutti e auspichiamo un dialogo aperto e onesto tra tutte le parti in
causa per trovare una via d’uscita”. Infine condannano l’escalation della violenze
e il vandalismo nei campus che hanno segnato le proteste degli studenti in questi
mesi: “La violenza porta più male che bene alla nostra nazione. Chiediamo una leadership
maggiormente etica da parte di tutti, inclusi i custodi delle legge e dell’ordine”
concludono. (L.M.)
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