Papa Francesco incontra oggi a Tbilisi, nella sede del Patriarcato, il Catholicos della Chiesa ortodossa georgiana Ilia II e il clero di questa Chiesa antica e visiterà il più importante centro spirituale - la Cattedrale Patriarcale Svetitskhoveli in Mtskheta. Padre Viktor Vladymyrov ha chiesto allo ieromonaco Mikhail, dell'Ufficio comunicazione del Patriarcato, quali siano le aspettative della Chiesa ortodossa georgiana riguardo la visita del Pontefice:
“Мы надеемся и верим, что такие визиты…
Speriamo e crediamo che l’incontro dei capi delle nostre due Chiese antiche abbia
sempre conclusione positiva. Come sapete, a un certo punto della storia la Chiesa
Cattolica e le Chiese Ortodosse hanno perso l’unità nella preghiera e nell’Eucarestia,
quell’unità che esisteva prima del XI secolo, e con la Chiesa georgiana fino al secolo
XII. In seguito, tra di noi sono iniziate a delinearsi le differenze interne alla
confessione: noi abbiamo il nostro Patriarca e i cattolici il loro, abbiamo diverse
convinzioni. Ma queste differenze non devono causare prese di posizione radicali tra
credenti. Credo che questo incontro risolverà tali questioni. Eppure, la gente chiaramente
vede che non c’è ostilità tra noi, come tra altri credenti che non capiscono la tragedia
dello scisma e la complessità della riunificazione. Pertanto, ci aspettiamo che questo
sia un passo verso il futuro... Ogni volta che durante liturgia noi preghiamo la prima
ektenia, preghiamo sempre 'per la pace in tutto il mondo, per il benessere
delle sante Chiese di Dio e per l'unità di tutti'. La nostra preghiera è sempre affinché giunga
il momento in cui saranno risolti i problemi che esistono tra noi e affinché – con
la grazia di Dio – noi saremo uniti totalmente in Cristo. Pertanto, questa visita
è ancora un deciso passo avanti per avvicinarci e risolvere gli impulsi radicali nascosti
presenti in alcuni fedeli. Confidiamo molto in questo”.
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