In occasione della visita nella Moschea a Baku, Papa Francesco incontra oltre ai musulmani anche i rappresentanti della comunità ebraica e ortodossa azera. Sulla situazione del dialogo interreligioso nel Paese, ascoltiamo l'arcivescovo ortodosso di Baku e Azerbaigian Aleksandr, al microfono di padre Viktor Vladymyrov:
R. - Должен сказать, что межрелигиозный диалог для Азербайджана очень актуален:
дело в том, что Азербайджан как страна …
Devo dire che il dialogo interreligioso è molto rilevante in Azerbaigian: il fatto
che sia un Paese multi-etnico comporta che sia anche multi-confessionale. Storicamente,
in Azerbaigian abitano i rappresentanti di diverse religioni abramitiche tradizionali:
cristianesimo, ebraismo e islam - e devo dire che il rapporto tra i rispettivi leader
si svolge al massimo livello. Naturalmente, questo esempio è edificante per i cittadini
azeri di diverse religioni e concorre alle loro buone relazioni umane. Vorrei anche
dire che in Azerbaigian il fenomeno del multiculturalismo è elevato a livello di politica
interna dello Stato: non abbiamo né quartieri, né strade, né villaggi nazionali o
religiosi, perché nella stessa città, sulla stessa strada, nella stessa casa, nello
stesso quartiere vivono persone di diverse nazionalità e religioni. E’ incoraggiante
che tutti percepiscano e rispettino il lato quotidiano della vita religiosa. Tutti
sappiamo quando ci sono le feste del Ramadan e l'Eid al-Adha, tutti sanno quando sarà
Natale e Pasqua, tutti sanno quando sarà Rosh Hashanah o Pèsach. Questa è una cosa
normale: le persone si incontrano con queste feste, spesso vanno ospiti nelle case
dei vicini. Devo dire che in Azerbaigian, secondo il capo della Chiesa Ortodossa Russa,
il Patriarca Kirill, siamo passati ad una nuova fase – al “dialogo interreligioso
costruttivo”. Che cosa significa questo? Significa dialogo alla ricerca degli spazi,
in cui possiamo cooperare.
D. - Quale messaggio i leader religiosi vogliono lanciare al mondo di oggi con le sue diverse crisi?
R. - Вот передо мной лежит совместное заявление Папы Римского Франциска и Святейшего
Патриарха Кирилла. В 13 пункте …
Di fronte a me ho una dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill.
Al paragrafo 13, è molto ben detto che dobbiamo mostrare a tutti i popoli del mondo
che le differenze nella comprensione delle verità religiose non devono impedire alle
persone di fedi diverse di vivere nella pace e nell’armonia. Nelle circostanze attuali,
i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di educare i loro fedeli in
uno spirito rispettoso delle convinzioni di chi appartiene ad altre tradizioni religiose.
Proprio questo i leader religiosi devono mostrare al mondo e convincerlo nei loro
discorsi. Quando si svolgono gli incontri dei capi religiosi, si deve parlare di questo.
Credo che questi incontri siano un esempio meraviglioso e dicano al mondo, che la
religione non divide le persone, ma, al contrario, le unisce, e non vi è alcuna giustificazione
per azioni criminali con slogan religiosi.
D. - Eccellenza, che cosa aspetta la Chiesa Ortodossa in Azerbaigian da questa visita?
R. - Я думаю, что этот визит будет свидетельствовать о том, что наши перегородки
Неба не достигают, что все мы ходим под ...
Credo che questa visita testimonierà che le nostre barriere non giungono fino al Cielo;
che tutti noi “camminiamo sotto Dio”, e che i leader religiosi possono lavorare insieme
per la pace, per la diffusione della predicazione del Vangelo e al bene di tutti i
popoli della Terra. Credo che sia la cosa più importante.
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