2016-10-05 15:13:00

Marcia per la pace Assisi-Perugia. Lotti: vincere l'indifferenza


Contro l’indifferenza di fronte ai numerosi scenari di guerra che affliggono il mondo. È il filo conduttore della marcia Perugia-Assisi di quest’anno in programma il prossimo 9 ottobre. Dalla Siria sino al dramma dei terremoti italiani l’iniziativa riporta l’attenzione sul valore della pace e della fratellanza. “Non tutti sono indifferenti”, lo slogan scelto dagli organizzatori della marcia di quest’anno che si aprirà con uno striscione con la scritta “vinci l’indifferenza”. Un atteggiamento virtuoso che Papa Francesco ha ricordato diverse volte nei suoi messaggi di pace. Alla presentazione dell’iniziativa lanciata questa mattina presso la sede dell’Fnsi, Daniele Gargagliano ha raccolto il commento di uno degli organizzatori della marcia, Flavio Lotti della Tavola della pace.

R. – Con Papa Francesco che già all’inizio dell’anno, nel messaggio di pace del primo gennaio aveva proposto questo slogan - “Vinci l’indifferenza"... noi abbiamo deciso di riprenderlo e di stamparlo nello striscione che aprirà la marcia per la pace Perugia-Assisi in modo che tutti possano risentire l’eco di quella invocazione. Abbiamo bisogno di fare i conti con le nostre responsabilità, non possiamo continuare a chiudere gli occhi di fronte alle tragedie che stanno accadendo da vicino e da lontano a noi. Abbiamo bisogno di capire che ciascuno di noi ha la possibilità e quindi anche la responsabilità di fare pace: di fare pace tutti i giorni in tutti i campi. E ovviamente abbiamo poi, tutti insieme, la responsabilità di chiedere ai governi di fare quello che non hanno ancora fatto, vale a dire fermare le guerre, sradicare la miseria, gestire il fenomeno delle migrazioni in maniera intelligente, in maniera umanamente sostenibile; alleviare le sofferenze di tutti quelli che non ce la fanno, ricostruire una comunità in cui ci si prenda cura gli uni degli altri e dell’ambiente che ci circonda. Ecco: questo ci chiede Papa Francesco e per questo noi ritorneremo in tantissimi a marciare da Perugia ad Assisi, domenica 9 ottobre.

D. – Dove, tra l’altro, verranno anche gli studenti della scuola di Amatrice: il Papa si è recato nelle zone colpite dal terremoto. Questo dà un valore in più alla vostra iniziativa …

R. – La pace va fatta dappertutto: vicino a noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità … e quindi era naturale, per noi, avere tra di noi, invitare la scuola di Amatrice che peraltro era impegnata in percorsi di pace anche prima del terremoto; così come ci saranno le scuole di Norcia e di altre città terremotate. E poi, le grandi tragedie del mondo: vicino e lontano, senza muri, senza divisioni, senza cecità. E per questo noi ritorneremo in tantissimi a marciare da Perugia ad Assisi, domenica 9 ottobre.








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