2016-10-09 10:22:00

Giubileo Mariano. Papa: ringraziare è accogliere con umiltà i doni di Dio


Saper ringraziare significa avere un cuore umile, “capace di accogliere i doni di Dio” e non rinchiudersi nelle proprie sicurezze. E’ quanto ha sottolineato Papa Francesco durante la Santa Messa, in Piazza San Pietro, a conclusione del Giubileo Mariano. Quanti stranieri, anche persone di altre religioni – ha anche affermato il Papa – “ci danno esempio di valori che noi talvolta dimentichiamo o tralasciamo”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La pagina odierna del Vangelo, in cui il samaritano lebbroso ringrazia Gesù per averlo guarito, “ci invita – ha affermato il Papa – a riconoscere con stupore e gratitudine i doni di Dio”:

“Saper ringraziare, saper lodare per quanto il Signore fa per noi, quanto è importante!”. E allora possiamo domandarci: siamo capaci di dire grazie? Quante volte ci diciamo grazie in famiglia, in comunità, nella Chiesa? Quante volte diciamo grazie a chi ci aiuta, a chi ci è vicino, a chi ci accompagna nella vita?

Ringraziare il Signore
Il Santo Padre ha anche osservato che spesso non siamo capaci di ringraziare e lodare il Signore:

“Spesso diamo tutto per scontato! E questo avviene anche con Dio. È facile andare dal Signore a chiedere qualcosa, ma tornare a ringraziarlo”…

Maria è il modello
Maria, la nostra Madre, “è il modello a cui guardare”. “Dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo – ha spiegato il Pontefice - lasciò sgorgare dal suo cuore un cantico di lode e di ringraziamento a Dio”:

“Chiediamo alla Madonna di aiutarci a comprendere che tutto è dono di Dio, e a saper ringraziare: allora, vi assicuro, la nostra gioia sarà piena. Solo quello che sa ringraziare, sa della pienezza della gioia”.

Per dire grazie serve umiltà
Per saper ringraziare occorre anche umiltà. “Il cuore di Maria - ha aggiunto Francesco - più di ogni altro è un cuore umile e capace di accogliere i doni di Dio”:

"Chiediamoci - ci farà bene - se siamo disposti a ricevere i doni di Dio, o se preferiamo piuttosto chiuderci nelle sicurezze materiali, nelle sicurezze intellettuali, nelle sicurezze dei nostri progetti".

Grandi insegnamenti dagli stranieri
Il Papa ha ricordato infine che la “Madre di Dio, insieme col suo sposo Giuseppe, ha sperimentato la lontananza dalla sua terra” ed è stata straniera in Egitto. Dalle persone straniere - ha detto il Papa - possiamo ricevere grandi doni:

“Quanti stranieri, anche persone di altre religioni, ci danno esempio di valori che noi talvolta dimentichiamo o tralasciamo. Chi vive accanto a noi, forse disprezzato ed emarginato perché straniero, può insegnarci invece come camminare sulla via che il Signore vuole”.








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