È di almeno 155 morti e circa 500 feriti il bilancio dell’attacco aereo della coalizione a guida saudita condotto ieri contro una cerimonia funebre a Sanaa, capitale dello Yemen. Tra le vittime ci sarebbero alcuni alti ufficiali Houthi e il sindaco della città. La coalizione sunnita guidata da Riad, però, ha negato ogni responsabilità in questo attacco, affermando in un comunicato di non aver compiuto operazioni militari sul luogo, e ha invitato a cercare “altre cause”.
Lo sdegno della comunità internazionale
Immediato lo sdegno della comunità internazionale: dagli Stati Uniti il portavoce
del Consiglio di sicurezza nazionale, Ned Price, ha dichiarato di aver “avviato una
revisione immediata della nostra già significativa riduzione del sostegno alla coalizione
araba”. Dura condanna anche dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha
fatto avviare un’indagine: “Qualsiasi attacco deliberato contro i civili è assolutamente
inaccettabile – ha detto – i responsabili devono essere assicurati alla giustizia”.
Un conflitto da 100 mila morti
La guerra civile in atto nello Yemen, dal 2015 contrappone i ribelli Houthi alleati
con le truppe del deposto presidente Saleh, al governo di Mansur Adi, riconosciuto
dalla comunità internazionale e vicino all’Arabia Saudita. Finora il conflitto ha
causato oltre centomila morti. (R.B.)
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