2016-10-12 13:30:00

Cittadinanza stranieri: da un anno legge bloccata in Parlamento


Il tema della cittadinanza agli stranieri è da sempre problematico e controverso. La campagna "L’Italia sono anche io", tra il 2011 e il 2012, aveva provato a sensibilizzare la politica sull’argomento con una proposta di legge popolare sulla riforma della cittadinanza e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo agli stranieri. La legge è stata approvata alla Camera nell’ottobre 2015 ma poi il suo percorso si è fermato. Andrea Walton ha intervistato sull’argomento Don Armando Zappolini, direttore del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza:

R. – La cosa ci lascia davvero molto perplessi, anche perché - pur non essendo stata la legge nella misura che noi avremmo voluto, con le 200 mila firme raccolte e con la mobilitazione - il fatto che alla Camera avesse raggiunto una prima approvazione, lasciava sperare che si potesse arrivare ad una conclusione almeno di questo iter. In realtà tutto si è bloccato! Ad un anno di distanza non si capisce perché questa cosa sia avvenuta e quanto sarebbe invece importante in un tempo come questo – di rigurgiti razzisti e depressivi, di violenze che scatenano le guerre in tante parti del mondo – che l’Italia avesse dato almeno un primo segnale di dignità e di giustizia. Qui ci si sono un milione di persone, di giovani che potrebbero diventare italiani per legge, uscendo così a una condizione di irregolarità e di non tranquillità anche per se stessi.

D. – Quali sono le criticità del Ddl licenziato dalla Camera ormai l’anno scorso?

R. – Intanto sul tema delle naturalizzazioni e cioè del fatto che venga naturalizzata una persona che è nata e che è presente in Italia. E poi una criticità che noi vediamo è quella di evitare la discrezionalità delle pubbliche amministrazioni nel valutare le singole richieste. Si rischia anche qui di fare, come in altri settori del Paese, un’Italia a colori e a tinte diverse. Ma anche il fatto che sia necessaria la Carta di lungo soggiorno di uno dei genitori, perché questa è legata al reddito, è legata alle dimensioni della casa e molte volte le persone che arrivano qui in Italia hanno trovato situazioni adeguate alla loro condizione iniziale che non potrebbero, in questo modo, permettere. E poi anche il grande problema dei minori non accompagnati arrivati in Italia e sui quali ci sono davvero grandi criticità, anche di rispetto dei diritti dell’infanzia, di percorsi personalizzati, nomina dei tutori: c’è tutta una serie di cose che richiedono davvero una ulteriore attenzione.  Però per noi questo passerebbe in secondo piano, se si arrivasse intanto ad approvare una legge che di fatto riconosce ad un milione di giovani presenti nel Paese la loro dignità di cittadini.

D. – Quali iniziative sostiene “L’Italia sono anche io” per cercare di sbloccare la situazione?

R. – Noi oggi abbiamo questi flash mob in diverse città del Paese, con il lenzuolo bianco che esprime l’ingiustizia di uno stato che condanna migliaia di giovani che esistono di fatto ad essere fantasmi per legge: sono fantasmi di carta su persone vere. Per cui indossare il lenzuolo bianco indica che non è un fantasma, ma è un lenzuolo che copre e nasconde una persona vera. Quindi iniziative in diverse città – oggi a Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia e Roma – per dire che le 200 mila firme sono 200 mila cittadini che non hanno abbassato la guardia, che stanno vigilando, perché ciò che è stato detto si realizzi. Poi dopo un anno che la Camera ha approvato in prima lettura una legge, non solo non è approvata, ma non è neanche calendarizzata: nemmeno è stata messa in calendario nei lavori delle Commissioni! Non ha nemmeno iniziato un iter… E questo ci dà davvero molta preoccupazione, perché è un tempo nel quale servirebbero, messaggi diversi:  che c’è una politica che non ascolta solo la pancia e le fobie razziste e xenofobe, ma che c’è una politica che riconoscere delle persone, che dà dignità a persone che esistono e che sono inserite e presenti nel nostro Paese.








All the contents on this site are copyrighted ©.