2016-10-12 10:50:00

Un milione di bambini in preghiera per la pace e l’unità


La foto di Omran Daqneesh, il bimbo siriano di cinque anni scioccato, coperto di sangue e detriti e seduto in un’autoambulanza ha recentemente fatto il giro del mondo ed è ancora viva nella nostra memoria. Quale sarà il futuro delle generazioni che oggi vivono la loro infanzia in queste condizioni limite? Come aiutarle?

Un vero e proprio social network mariano
Da 11 anni Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) coinvolge in una grande iniziativa i bambini di tutto il mondo. Lo scopo è evitare in futuro vicende analoghe a quella nella quale è rimasto coinvolto il piccolo Omran. Ogni bambino però ha una famiglia, e per questo l’iniziativa, concepita specificamente per i più piccoli, di fatto crea una grande comunità internazionale pacifica e orante, un vero e proprio social network mariano. E’ infatti la recita del rosario il cemento di questa particolare comunità. 

San Pio: se un milione di bambini pregherà il rosario, il mondo cambierà
Il prossimo 18 ottobre alle ore 9.00, dall’Italia alla Germania, dal Pakistan all’Iraq, dalla Repubblica Ceca al Kenya, dal Cile al Myanmar, dovunque essi si trovino, i bambini saranno i protagonisti dell’iniziativa promossa dalla Fondazione pontificia, che ha fatto proprie le parole di san Pio da Pietrelcina: «Se un milione di bambini pregherà il rosario, il mondo cambierà». Acs è impegnata nella diffusione del rosario tra i più piccoli, e proprio per loro ha creato un piccolo testo intitolato “Noi Bambini preghiamo il rosario”, che dal 2009 a oggi è stato tradotto in otto lingue, pubblicato in 600.000 copie e diffuso dalla stessa Acs in tutto il mondo. Ognuno può coinvolgere figli e nipoti nell’iniziativa. (M.P.)








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