2016-10-13 17:48:00

500° Riforma, Fcei: è chance ecumenica, il Papa l’ha capito


Un cammino che prosegue da cinquant’anni

“Le parole che Papa Francesco ha rivolto in udienza ai partecipanti al pellegrinaggio di luterani provenienti dalla regione di Anhalt, sono importanti e condivisibili. Credo che questo dialogo non inizi adesso, ma sia un cammino che prosegua da decenni, da quando la Chiesa ha iniziato a impegnarsi nel movimento ecumenico”. Ad affermarlo è il Pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei). “A volte – spiega - abbiamo la percezione che quella tra luterani e cattolici sia una collaborazione ancora da far maturare, ma, in realtà, se guardiamo a tutto ciò che è stato realizzato, sia a livello di dialogo teologico che di collaborazione concreta, vediamo che non è così. Molta strada è stata fatta e siamo a buon punto per quanto riguarda l’obiettivo della piena comunione”.

Serve una testimonianza comune

“Il documento ‘Dal conflitto alla comunione’ redatto nel giugno del 2013 dalla Commissione cattolico-luterana romana sull’unità dei cristiani – spiega ancora il presidente della Fcei –, oltre a costituire un deciso passo avanti nel dialogo teologico, traccia in modo preciso le linee della prossima celebrazione comune dei 500 anni della Riforma. Da un lato, si tratta di non nascondere gli elementi problematici che ci sono stati, cioè la divisione della cristianità occidentale, sostanzialmente, in due fronti per secoli contrapposti. Ma d’altra parte, non si possono nascondere gli elementi positivi che i cattolici possono rintracciare nel contributo che la Riforma ha dato alla riscoperta del Vangelo di Gesù Cristo. Un terzo elemento, sottolineato anche dal Papa nell’udienza ai pellegrini luterani, è il tentativo di offrire oggi, in Paesi piuttosto secolarizzati, una testimonianza comune della nostra fede”.

Occasione di autocritica

“Certamente – conclude il pastore Negro – le celebrazioni del cinquecentesimo della Riforma, che si aprono il 31 ottobre a Lund, in Svezia, alla presenza del Papa, dovranno avere un elemento penitenziale, di autocritica comune. Ma, nello stesso tempo, saranno occasione per tutti, per riconoscere gli aspetti positivi che la Riforma protestante ha fatto emergere nella comprensione della Fede”. “Ci sono state diverse voci che hanno criticato la presenza dei cattolici a queste celebrazioni, ma Papa Francesco, che è stato invitato in Svezia dalla Federazione luterana mondiale, ha accettato di parteciparvi con entusiasmo e questa mi pare la risposta migliore. Credo che Francesco abbia capito che sarà un’occasione anche per gioire del cammino di riconciliazione compiuto e interrogarci su ciò che ancora ci separa e abbia così risposto a ogni possibile obiezione”. 








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