2016-10-13 12:05:00

Usa: appello leader religiosi a Obama per libertà religiosa


Una lettera congiunta firmata dai leader delle principali religioni e confessioni religiose (cattolici, ebrei, musulmani, hindu, baha’i, mormoni, evangelici, ecc.) presenti negli Stati Uniti è stata inviata al Presidente Barack Obama ed al Congresso, per protestare contro il rapporto della Commissione sui diritti civili. Tale documento infatti – spiega l’agenzia Sir - afferma che “le organizzazioni religiose usano il pretesto della dottrina religiosa per discriminare”.

Tutelare libertà religiosa non significa essere intolleranti
La lettera, che porta la data del 7 ottobre ma è stata resa nota ieri dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti, contesta alcune affermazioni contenute nel report, in particolare il paragrafo in cui si insinua che le definizioni “religious liberty”  e  “religious freedom” (riferite alla libertà di religione) sono termini “ipocriti” che nascondono “parole in codice” usate a fini di “discriminazione, intolleranza, razzismo, sessismo, omofobia, islamofobia, supremazia cristiana o ogni altra forma di intolleranza”.

Argomenti sensibili che riguardano il bene comune
“Comprendiamo che le persone di buona volontà possano non essere d’accordo a proposito della relazione tra libertà religiosa e leggi nazionali contro le discriminazioni – si legge nella lettera - e che questo tipo di relazione debba essere strutturato meglio. Sono questioni che hanno a che fare con argomenti sensibili che riguardano il bene comune, come il matrimonio, la famiglia, la contraccezione, l’aborto”.

Nessuno sia emarginato dalla società a causa della religione
I leader di tutte le religioni – tra i firmatari ci sono l’arcivescovo William E. Lori, presidente del Comitato per la libertà religiosa della Conferenza episcopale Usa ed il vescovo Gregory J. Mansour, dell’Eparchia di Saint Maron di Brooklyn – chiedono che “nessun cittadino americano o istituzione sia etichettato dal proprio governo come bigotto a causa delle proprie opinioni religiose, ed emarginato dalla vita politica delle nazione per queste opinioni”.

Il dibattito sia rispettoso
“Siamo tutti contro la retorica e le azioni dell’odio. Crediamo all’uguaglianza di tutti gli americani davanti alla legge – sottolineano – a prescindere dal credo religioso o dalla comunità. Ma siamo anche determinati e impavidi nel dire la verità su ciò in cui crediamo da millenni. Un rispettoso dibattito sulle idee non è qualcosa di pericoloso da demonizzare. Piuttosto, il dibattito è una cosa buona per la nostra democrazia e dovrebbe essere incoraggiato”.

No alle calunnie
“Calunniare idee ed argomenti sui quali si è in disaccordo come ‘razzismo’ o ‘fobia’ – sottolineano –  svilisce il significato di quelle parole”. I firmatari della lettera concludono chiedendo di “rinunciare pubblicamente alla pretesa” del rapporto, che definisce i termini relativi alla libertà religiosa come “parole in codice” o “pretesto” per varie forme di discriminazione. (I.P.) 








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