2016-10-14 12:57:00

Parolin ricorda il contributo di Paolo VI alla pace nel mondo


Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, dopo la sua visita in Portogallo, si è recato in Spagna. Oggi a Madrid, ha incontrato il Re Filippo VI nel Palazzo della Zarzuela e poi il premier Mariano Rajoy nel Palazzo della Moncloa. Quindi, presso la sede della Conferenza episcopale locale, ha inaugurato con una relazione il Simposio in omaggio al Beato Paolo VI, organizzato dai vescovi spagnoli in occasione del 50.mo anniversario della costituzione della stessa Conferenza episcopale, i cui Statuti sono stati approvati da Papa Montini nel 1966.

Il porporato ha parlato del contributo di Paolo VI alla pace nel mondo, ricordando innanzitutto le tante definizioni di Montini: il Papa del dialogo, il Papa del Vaticano II, Papa dell'ecumenismo, il Papa pellegrino, il Papa della civiltà dell'amore, il Papa difensore della vita, il Papa della pace … Il cardinale Parolin è partito dal celebre appello di Paolo VI alle Nazioni Unite il 4 ottobre del 1965, "Jamais la guerre", “Mai più la guerra”. Un visita coraggiosa, senza precedenti nella storia dei Papi, ha sottolineato, preceduta dal viaggio in India nel 1964 con la proposta di un Fondo mondiale per le nazioni povere.  Nel 1967 istituisce la pontificia Commissione Justitia et Pax, trasformato poi in Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.  Sempre nel 1967 pubblica la celebre Enciclica “Populorum Progressio” in cui afferma che “lo sviluppo è il nuovo nome della pace”.

E’ stato Montini – ha proseguito il segretario di Stato – a istituire la Giornata Mondiale della Pace, celebrata per la prima volta il primo Gennaio 1968, dinanzi ai pericoli di un conflitto nucleare nell’epoca della guerra fredda. Lancia l’Ostpolitik vaticana per riallacciare un dialogo con i Paesi del blocco sovietico e ridare voce alla Chiesa del silenzio. Molti gli appelli per la fine della guerra in Vietnam. Deciso l’impegno per la costruzione di un’Europa unita e pacificata, aperta al Terzo Mondo. Nel 1975 promuove la partecipazione della Santa Sede alla Conferenza sulla sicurezza in Europa ad Helsinki.

Negli anni settanta - ricorda il cardinale Parolin - Paolo VI ha ampliato la sua riflessione sulla pace legandola alle questioni relative all'acqua, al cibo e alle risorse petrolifere. La battaglia contro la fame nel mondo diventa sempre di più una delle principali preoccupazioni del Pontificato. Ma Papa Montini collega alla pace anche il tema dei diritti umani, la tutela delle minoranze etniche e religiose, opponendosi tra l’altro alle politiche demografiche antinataliste.

Infine, il porporato ricorda che Paolo VI, negli ultimi anni del suo Pontificato, connette sempre di più la questione della pace all’evangelizzazione. “Per il cristiano – affermava Montini – proclamare la pace è annunziare Gesù Cristo”.








All the contents on this site are copyrighted ©.