Coldiretti, italiani più attenti alla qualità alimentare

In 10 anni, il carrello della spesa degli italiani, ovvero il paniere dei beni più acquistato,  "si è alleggerito al minimo storico da 10 anni, con un taglio netto di 2,5 chili". Lo afferma la Coldiretti sulla base di un'analisi presentata al 15esimo forum agroalimentare, chiusosi ieri. Aumenta però l’attenzione alla qualità. Alessandro Guarasci ha sentito Lorenzo Bazzana, responsabile economico dell’organizzazione:

R. – E’ una crescita della percezione del consumatore, della qualità intrinseca che ci deve essere negli alimenti. La crisi ha sicuramente determinato una restrizione del carrello della spesa, però c’è un’evoluzione di questa crisi, perché comunque vediamo che il consumatore tende appunto a ricercare prodotti con valore aggiunto dal punto divista nutrizionale, dal punto di vista dei contenuti, del legame con il territorio, l’italianità …

D. – Che cosa, secondo lei, non manca nel carrello della spesa degli italiani? Qual è il prodotto principe?

R. – Il prodotto principe è il prodotto italiano. In questi giorni noi siamo contattati da una serie di Associazioni, anche di consumatori, perché sono preoccupati di una cosa che sembra la più semplice di questo mondo: non trovano i limoni italiani. E dopo tanti anni in cui purtroppo abbiamo espiantato il 50 per cento dei limoni perché non riuscivano a stare sul mercato, uccisi, massacrati dalle importazioni, oggi il consumatore si risveglia, magari legge di più le etichette e scopre che manca un prodotto italiano …

D. – In questo insiste anche il fatto che ormai sapremo la provenienza del latte?

R. – Sicuramente è decisivo anche questo discorso dell’etichettatura del latte. I sondaggi ci dicono che 9 italiani su 10 vogliono sapere da dove provengono i prodotti lattiero-caseari. Abbiamo un flusso di importazione di latti, di derivati del latte, di semilavorati che purtroppo mette in dubbio la vera identità delle nostre produzioni.