Il punto sulle vocazioni e l’attuale stato dei rapporti tra Stato e Chiesa in Russia. Sono stati questi i due temi centrali della sessione autunnale dei quattro vescovi cattolici della Federazione Russa: mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente della Conferenza episcopale, mons. Clemens Pickel, vescovo di Saratov, mons. Joseph Werth, vescovo di Novosibirsk e mons. Kirill Klimovich, vescovo di Irkutsk.
La nuova legge anti-terrorismo non ostacoli il lavoro della Chiesa cattolica
L’Assemblea si è svolta il 13 e 14 ottobre scorsi presso il seminario maggiore “Maria
Regina degli Apostoli” di San Pietroburgo. Il lavori sono stati dedicati a una serie
di questioni legate al calendario liturgico, ma uno dei temi principali è stato quello
delle “vocazioni al sacerdozio e alla vita monastica, così come alla formazione dei
futuri sacerdoti”, si legge in una nota citata dall’agenzia Sir. I vescovi hanno
preso in esame anche i rapporti Stato-Chiesa, informa la nota, precisando che i vescovi
hanno espresso “la speranza che la nuova legislazione della Federazione Russa volta
a combattere il terrorismo e a regolamentare l’attività missionaria non crei ostacoli
insormontabili al lavoro delle strutture della Chiesa cattolica in Russia”.
Presente ai lavori il nuovo nunzio mons. Celestino Migliore
Il nuovo nunzio apostolico presso la Federazione Russa, l’arcivescovo Celestino Migliore,
che ha partecipato ai lavori, “ha assicurato la sua disponibilità a dare tutto l’aiuto
necessario alle strutture della Chiesa cattolica in Russia”. (L.Z.)
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