2016-10-19 12:22:00

Sud Sudan: Centro per la pace nel Paese sconvolto dalla guerra


“Centro per la pace Buon Pastore” (Good Shepherd Peace Centre). Un nome ben augurante per un Paese dilaniato dalla guerra civile come il Sud Sudan. Il Centro è stato inaugurato il 15 ottobre a Kit, nell’arcidiocesi di Juba, da mons. Charles Daniel Balvo, nunzio apostolico in Sud Sudan, insieme a mons. Paolino Lukudu Loro, arcivescovo di Juba, da altri tre vescovi, dall’amministratore apostolico di Torit e da diversi sacerdoti, religiosi alla presenza di numerosi fedeli e di personale del corpo diplomatico, per un totale di circa 800 persone. “Il Centro sarà una forza positiva per la ricerca della pace in questo Paese giovane” ha detto padre Daniele Moschetti, presidente dell’Associazione dei Superiori Religiosi in Sud Sudan.

La struttura dispone di 40 stanze ed un ostello
A servire nella nuova struttura sono stati chiamati un padre comboniano sud-sudanese, un padre vincenziano filippino, una suora americana del Cuore Immacolato di Maria, più un padre gesuita rwandese e un padre ugandese dei St Martin De Porres Brother. La struttura dispone di quaranta stanze con due letti ciascuna, più un ostello della gioventù capace di accogliere sessanta ragazzi, oltre a spazi per conferenze, convivio e una cappella.

Il Centro è un dono di speranza per il popolo del Sud Sudan
“Che il Centro esiste dimostra che molto si può fare nonostante tutte le difficoltà” afferma padre Moschetti. “Il Centro è un dono di speranza per il popolo del Sud Sudan, in particolare per tutti coloro che riceveranno una formazione da questo Centro. È anche un grande segno che la Chiesa cattolica, impegnata concretamente per la pace, la giustizia e la riconciliazione attraverso il proprio personale e le sue strutture”. (L.M.)








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