2016-10-20 15:00:00

Croazia: Plenaria vescovi su famiglia e commissione Stepinac


I progetti pastorali della Chiesa croata per la famiglia; l’educazione religiosa nelle scuole;  la pubblicazione di un documento sulla catechesi; il punto sui lavori della Commissione mista di esperti croati e serbi, incaricata di procedere ad una rilettura in comune della vita del Beato cardinale Alojzije Stepinac prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Sono stati questi i temi salienti che hanno caratterizzato la 53.ma Assemblea plenaria dei vescovi croati svoltasi la settimana scorsa a Zagabria.

In primo piano dei lavori dell'Assemblea, la famiglia
In primo piano, durante i lavori, la famiglia. Alla luce delle indicazioni emerse dagli ultimi due sinodi dei vescovi  dedicati a questo tema e dell’Enciclica post sinodale di Papa Francesco “Amoris laetitia”, i vescovi hanno deciso di rilanciare un vecchio progetto della Conferenza episcopale per la preparazione delle coppie al matrimonio cristiano. L’idea di fondo è di dare una maggiore sistematicità agli incontri preparatori, garantendo un accompagnamento permanente alle coppie anche dopo il matrimonio da parte di operatori pastorali specificamente formati. L’Assemblea ha poi deciso di preparare alcune linee guida per l’attuazione delle raccomandazioni della “Amoris laetitia” da adattare alle situazione specifiche di ciascuna diocesi. Durante i lavori si è parlato anche del terzo Incontro nazionale delle famiglie che si celebrerà nel 2018 presso il santuario mariano di Solin. In vista dell’appuntamento il Consiglio episcopale per la vita e la famiglia ha preparato due manuali catechetici sulla maternità e la paternità.

Prossima pubblicazione di un documento pastorale sulla catechesi
Un altro tema affrontato dall’Assemblea è stata l’educazione religiosa in Croazia. Quest’anno ricorre il 25° anniversario della reintroduzione dell’ora di religione nelle scuole croate, una ricorrenza da celebrare - ha sottolineato alla conferenza stampa conclusiva mons. Đuro Hranić – considerato l’importante contributo della Chiesa al sistema educativo nel Paese. Il presidente della Commissione per la catechesi e la nuova evangelizzazione ha inoltre annunciato l’intenzione della Conferenza episcopale di pubblicare a breve un documento pastorale sulla catechesi preparato dalla stessa commissione. Il documento, intitolato “Che la tua gioia si completa: la catechesi e la crescita nella fede nel contesto attuale” sarà presentato e discusso nelle parrocchie croate prima della pubblicazione.

All’esame dei vescovi lo status delle scuole cattoliche in Croazia
Durante i lavori i vescovi hanno poi fatto il punto sull’attuazione delle disposizioni introdotte tre anni fa dalla Conferenza episcopale per le scuole primarie e secondarie cattoliche in Croazia, frequentate attualmente da un totale di quasi 2.700 studenti. Restano da definire alcuni aspetti dell’attuazione dell’Accordo circa  la collaborazione  in campo educativo  e culturale siglato nel 1996 tra la Santa Sede e la Repubblica di Croazia. Uno dei nodi aperti resta in particolare la definizione dei curricula scolastici degli istituti educativi cattolici nel Paese. A questo proposito il presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica mons.  Antun Škvorčević, ha puntualizzato ai giornalisti che la difesa dell’identità e della missione delle scuole cattoliche non vuole isolarle dal sistema  scolastico nazionale.

Il punto sui lavori della Commissione mista sulla figura del beato Stepinac
​Infine, all’assemblea è stato presentato un resoconto sulla prima riunione della Commissione mista di esperti croati e serbi sulla figura del Beato cardinale Alojzije Stepinac, svoltasi lo scorso luglio. La commissione , che si è riunita una seconda volta in questi giorni, è stata creata per iniziativa di Papa Francesco, dopo vari incontri e consultazioni tra rappresentanti della Santa Sede, della Chiesa ortodossa serba e della Conferenza episcopale croata, per rispondere all’esigenza di chiarire alcune questioni storiche sulla figura di Stepinac, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998. Una beatificazione – come è noto - accolta con forti perplessità nel mondo serbo-ortodosso. (A cura di Lisa Zengarini)








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