2016-10-21 18:39:00

Vaticano, i Musei rilanciano la storia e l'economia di Castel Gandolfo


L'appartamento pontificio di Castel Gandolfo apre al pubblico.

"Chiunque varcherà il portone del Palazzo Pontificio inconterà la grande bellezza - ha osservato Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, nel corso dell'inaugurazione delle stanze del Papa". "Dalla fine del '500, su 33 Papi solo 15 hanno risieduto qui. Lo stesso Clemente VII, che lo acquisì, non è mai venuto", spiega Sandro Barbagallo, curatore delle collezioni storiche dei Musei Vaticani. "Ora le stanze, dove in cinquecento anni i Papi hanno trascorso la loro villeggiatura, ambienti riservati per secoli, i luoghi dove i Pontefici hanno incontrato Capi di Stato, saranno aperti ai visitatori dei Musei Vaticani". "Suggestiva per la sua storia passata la visita nella camera da letto dei Papi, afferma Paolucci, celebre per essere stata riservata, nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, alle partorienti nascoste lì da papa Pacelli. Entrando poi nella cappella privata dei Papi, torna alla mente l'immagine di Benedetto XVI e Francesco, raccolti in preghiera". L'inaugurazione al pubblico dell'appartamento papale, nel racconto della nostra inviata Antonella Palermo:

I 33 anni del Centro Televisivo Vaticano in Alta Definizione

"Già nel 1983 quando Giovanni Paolo II ebbe l'idea di istituire il CTV, il 22 ottobre 1983, il Papa aveva già questa visione del futuro". "Negli anni, afferma Stefano D'Agostini, direttore del Centro Televisivo Vaticano, abbiamo valorizzato le varie tecnologie anche attraverso la guida del grande mondo televisivo, e voglio qui ricordare Emilio Rossi, già presidente del CTV e direttore del TG1 Rai dal 1976 al 1981, che in una udienza con Giovanni Poalo II parlò del CTV come di un bambino che stava crescendo". "Oggi questo bambino è arrivato a 33 anni guardando al futuro e alla tecnologia, con un occhio particolare. Non vogliamo cavalcare la tecnologia ma domarla, per metterla al servizio della forza del messaggio del Papa". 

L'archivio digitale del CTV

"E' stata una forte volontà, nel 2013, dell'attuale Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò. Appena arrivato al CTV come direttore, prese la decisione, assolutamente condivisibile, di far fare un passo avanti all'archivio, perchè secondo lui gli storici leggeranno la storia attraverso le immagini che noi proporremo: tanto più queste saranno di qualità, tanto più il materiale da consultare avrà una lunga vita".

Piattaforma digitale per contenuti e immagini

"Qui ricordiamo la grande riforma dei media vaticani che ci vede coinvolti. Ormai siamo avicini al punto di unione tra Radio Vaticana e Centro Televisivo. E' la riforma, prosegue D'Agostini, dei media vaticani voluta da Papa Francesco e affidata proprio alla Segreteria per la Comunicazione". "Ormai il mondo si muove verso il multimediale. L''audio, il video, la rete diventano una fonte inesauribile di immagini, suoni, testi. Tutto ciò ci porta ad essere propositivi per il futuro. Come dire, nuove tecnologie, nuove contenuti, nuovi linguaggi sempre adattati alla diffusione del Magistero papale". 

La sfida dell'Ultra HD

"Abbiamo sperimentato la tecnica dell'Ultra HD. E voglio ricordare proprio dalla Radio Vaticana, prosegue D'Agostini, come la chiusura dell'Anno Santo della Misericordia, il prossimo 20 novembre, sarà ripresa e registrata in tecnica Ultra HD, con l'aggiunta di un ulteriore sigla, l'HDR, cioè un'immagine che si avvicina sempre di più alla percezione di quella dell'occhio umano. Il tutto sarà diffuso via satellite". "Quindi, chi avrà già a casa il televisiore 4K potrà apprezzare ed essere ancora più immerso nella bellezza di queste spettacolari immagini". 

Il CTV in chiaro sul digitale terrestre 

"Dobbiamo però sottolineare, conclude D'Agostini, anche il discorso, per noi fondamentale, di essere al servizio di quanti non hanno tutta questa tecnologia disponibile. Noi, partiamo dall'Alta Qualità per declinarla poi in videocassette, in DVD da consegnare o da spedire alle suore in Africa che poi provvedono, nelle loro comunità, a vedere le cerimonie del Santo Padre". "E' chiaro che il Pontificato di Papa Francesco è seguitissimo. C'è una richiesta di immagini del Papa incredibile. Tutti i grandi nertwork mondiali fanno riferimento alla nostra distribuzione delle immagini sull'attività quotidiana del Papa. Oltre alla diffusione delle grandi cerimonie che, in Italia, Tv2000, la tv dei vescovi, e Telepace ripetono sul territorio con tutto quello che noi produciamo". 

 

 








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