2016-10-25 19:19:00

Costi della politica, il testo di M5s rimandato in commissione


Tensione in aula alla Camera: la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sul dimezzamento degli stipendi per i parlamentari è stata rinviata in Commissione su richiesta della maggioranza. 109 i voti di scarto. Una decisione “inaccettabile” secondo la prima firmataria della proposta Roberta Lombardi. Giampiero Guadagni:

Come facilmente prevedibile clima rovente a Montecitorio con l'aula che ha approvato con 109 voti di scarto la richiesta di rinvio in commissione della proposta del Movimento 5 Stelle sul dimezzamento degli stipendi dei parlamentari. Un esito che ha scatenato la durissima reazione di 5 Stelle e Lega e quella più contenuta di Forza Italia e Sinistra italiana. Mentre l'Ufficio studi della Camera precisa: l'Italia non guida la classifica dell'Unione europea degli stipendi dei parlamentari, ma occupa il quinto posto. In tribuna a Montecitorio anche Beppe Grillo, per il quale il Pd e il premier Renzi tradiscono gli elettori e il mandato della Costituzione. Nei giorni scorsi botta e risposta a distanza tra Renzi e Di Maio, con il premier che aveva avanzato una controproposta legata alle presenze in aula, sottolineando in proposito l'assenteismo proprio del vicepresidente 5 Stelle della Camera.

Parlamento di gentaglia pericolosa, dice il deputato 5 Stelle Di Battista che subito dopo il voto dell'Aula, insieme ad altri colleghi,  si è unito ad attivisti del Movimento, radunati davanti all'ingresso principale della Camera per protestare, con slogan e striscioni. Replica il Pd: i costi della politica si tagliano solo con le riforme. Lo scontro aperto si intreccia dunque inevitabilmente alla campagna in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. 








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