2016-10-27 12:20:00

Papa vicino ai terremotati del Centro Italia. Continuano le scosse


Oltre 200 scosse dalle 19.10 di ieri, cioè da quando la terra ha tremato nuovamente nel Centro Italia. Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Alle popolazioni è giunto stamattina il pensiero di Papa Francesco sull’account Twitter @Pontifex. “Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia”. 

Sul fronte della solidarietà ai terremotati, la Caritas italiana ribadisce l’impegno a sostenere la nuova emergenza “grazie anche all'avvio dei gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas”, ha detto il direttore don Francesco Soddu, segnalando le donazioni ricevute dall'estero per aiutare le popolazioni già colpite il 24 agosto, tra cui quella “particolarmente significativa” della comunità cristiana di Erbil, in Iraq, che ha raccolto quasi 20 mila euro.

Per un quadro della situazione, Giada Aquilino ha raggiunto telefonicamente il comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata, l’ing. Achille Cipriani, che sta monitorando il territorio:

R. – Dalle prime ricognizioni effettuate sul territorio, ho visto diversi dissesti statici, diversi crolli. Camerino ha subito danni come Visso e Ussita. Quindi si parla di patrimonio edilizio abbastanza compromesso, oltre alla paura e all’ansia con le quali le persone vivono la situazione.

D. - In queste ore le scosse si stanno susseguendo?

R. – Stamani ad esempio c’è stata un’altra scossa di quarto grado.

D. - A Camerino ci sono crolli nel carcere, tant’è che è stato evacuato…

R. – Sì. E non solo quello. I crolli chiaramente sono abbastanza diffusi. Sono state evacuate diverse Rsa, residenze sanitarie per gli anziani a Matelica, Ussita, San Ginesio, Pieve Torina: diverse strutture di questo tipo hanno subito danni.

D. - Come si muovono i vigili del fuoco in queste ore?

R. - Noi abbiamo subito messo in atto un dispositivo che ha portato qui a Macerata 135 Vigili del Fuoco dalle altre province, Chieti, Ancona, Pesaro, poi Emilia Romagna, Lazio, Toscana. Si paventava che sotto le macerie, sotto i crolli, ci fossero vittime: fortunatamente abbiamo verificato che questa tipologia di incidente non c’era. Molte persone sono comunque corse ai pronto soccorso, ai nosocomi a Camerino, a San Severino e Tolentino, più per codici gialli o verdi ma non codici rossi.

Stanno effettuando verifiche sul territorio e soccorrendo la popolazione anche le Misericordie d'Italia, Massimiliano Menichetti ha raggiunto telefonicamente il coordinatore nazionale area emergenze, Alberto Corsinovi:

R. – In questo momento abbiamo il quadro della situazione di Camerino e Ussita. Il centro di Camerino è interdetto a chiunque, in attesa di verifiche circa la staticità: questo fa sì che circa 1.100 persone siano fuori dalle abitazioni. In questo momento sono ospitate nel Palazzetto dello Sport e nell’area che è adibita ai trasporti urbani.

D. – Voi state aiutando la popolazione, in quest’area?

R. – Da questa mattina alle prime luci dell’alba, con sei squadre abbiamo perlustrato tutte le frazioni che stanotte non erano state raggiunte; siamo stati attivati al dipartimento anche per la realizzazione di un campo con la cucina da campo, i moduli-bagno, anche a servizio delle strutture – immobili, palazzetti di ritrovo – che evidentemente non hanno né servizi né la possibilità di distribuire i pasti al gran numero di persone che ospitano. Si sta parlando, in alcuni casi, di 600 o 300 persone …

D. – Nelle zone di Camerino si parla di un’interdizione precauzionale oppure, come si è detto nelle prime ore, c’è proprio una distruzione della città?

R. – C’è una parziale distruzione, ci sono crolli di grande evidenza, però a occhio nudo non ci pare che sia la stessa situazione che abbiamo visto, per esempio, ad Arquata del Tronto, ad Amatrice ...

D. – Invece, la situazione a Ussita qual è?

R. – Leggermente meno grave, anche perché è inferiore il numero della popolazione residente. Mentre a Camerino si stimano circa 6.700 persone più tutti gli universitari fuori sede della locale università, per quanto riguarda Ussita siamo in presenza di circa 350 persone: con stesse modalità, sono fuori dalle case, anche perché lì ci sono stati crolli. Gli sfollati si trovano ora presso due aree di ammassamento. E anche in quel caso il nostro compito è dare assistenza alla popolazione. Abbiamo delle ambulanze con personale sanitario per le necessità: stamattina abbiamo distribuito la colazione, hanno reperito un ristorante della zona che non ha problemi di staticità che fornirà i pasti alla popolazione. Noi ci stiamo preoccupando della distribuzione.

D. – Ma adesso verranno montate anche delle tende?

R. – Allora: la soluzione-tende non è quella che viene privilegiata, nel senso che le condizioni climatiche fanno propendere fin da subito per una soluzione diversa.

D. – Cioè: chi può, torna a casa o altrimenti in albergo, anche verso la costa?

R. – Altrimenti in albergo, anche verso la costa.








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