2016-10-29 20:07:00

Cavalcavia crollato: rimpallo di responsabilità Anas e Provincia


Sono ancora in corso le operazioni di rimozione del Tir che ha provocato il crollo del cavalcavia in provincia di Lecco che ha ucciso una persona e e ne ha ferite altre cinque. Francesca Sabatinelli:

Il Tir pesava 108 tonnellate, superava la portata ordinaria, era quindi un trasporto eccezionale, di bobine di acciaio, che aveva l’autorizzazione della provincia di Lecco, ma non quella di Anas, che non ha in gestione la viabilità sul tratto della tragedia. Un crollo dovuto probabilmente, secondo gli esperti, all’usura dell'armatura del calcestruzzo, a causa in buona parte dell’utilizzo del sale per sciogliere il ghiaccio nei periodi invernali. Dunque, eccesivo peso e deterioramento del cavalcavia sarebbero le cause di questa sciagura, annunciata in precedenza dal distacco di alcuni detriti, segnalato tre ore prima da un cantoniere Anas e del quale erano state avvertite le autorità competenti della provincia, responsabile della viabilità del cavalcavia. Sarebbe stato quindi il solito rimpallo burocratico, stavolta tra Anas e Provincia, ad aver ritardato la chiusura del tratto e quindi a non aver impedito il crollo. Per il momento non esistono iscritti nel registro degli indagati, la procura di Lecco ha formalizzato le ipotesi di reato, omicidio e disastro colposo,  mentre anche il ministro dei trasporti Del Rio ha istituito una commissione di inchiesta. Intanto proseguono le operazioni di rimozione delle macerie, la viabilità resta problematica, la Statale 36 è ancora chiusa in entrambe le direzioni e traffico e  incolonnamenti si segnalano in tutta la provincia,








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