2016-10-29 14:32:00

Papa in Svezia: evento che mostra i frutti di 50 anni di dialogo


Purificare la memoria e restaurare l'unità dei cristiani. Sono questi gli obiettivi della commemorazione congiunta dei 500 anni dall'inizio della Riforma cui parteciperà Francesco, lunedì 31 ottobre nella Cattedrale di Lund. Sul tema, Fabio Colagrande, ha intervistato il pastore Heiner Bludau, decano della Chiesa evengelico luterana in Italia e mons. Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana e studioso della Riforma. Sentiamo, per cominciare, il pastore Heiner Bludau:

R. – Le Chiese luterane hanno sempre celebrato i centenari della Riforma. E spesso queste celebrazioni sono state manifestazioni contro la Chiesa cattolica o addirittura manifestazioni nazionali. Invece, nel 2017, per la prima volta nella storia si è aperta la possibilità di celebrare questo evento in un’atmosfera di dialogo. La Federazione Luterana Mondiale ha lavorato tanto in questa direzione e adesso l’apertura delle celebrazioni alla presenza del Papa è un bellissimo segno che sottolinea questo impegno. Perché non solo ha un significato all’interno delle Chiese, ma anche al di fuori: lo stesso segretario generale della Federazione, Martin Junge, ha detto che ritiene la celebrazione congiunta a Lund un buon esempio per come superare i conflitti e che questo è importante in un mondo lacerato da guerre e conflitti, perché si racconta in questa occasione di un conflitto superato. Questa è una testimonianza comune per un futuro comune scaturito dal dialogo.

Anche mons. Franco Buzzi sottolinea come questo anniversario della Riforma sia il primo ad essere ricordato in epoca ecumenica…

R. – Questa è la grande novità e rappresenta un passo in avanti veramente formidabile, perché in realtà con questo si sottrae Lutero a una visione semplicemente di Chiesa legata alla nazione tedesca: con questo fatto si riconosce anche una grandezza e una universalità del modo di pensare di Lutero, che può essere condivisa, in parte, anche dalla Chiesa cattolica. Quindi commemorare insieme questo evento significa sottrarre al particolarismo l’evento della Riforma e prenderlo sul serio per quanto sia possibile; ed uscire da quella mentalità conflittuale, semplicemente contrappositiva per accogliere tutto ciò che di bello, di buono, di vero possiamo condividere insieme. Non celebriamo la divisione, ma celebriamo la volontà di un’unione, che significa il superamento di quella contrapposizione polemica che ha visto purtroppo i due schieramenti - addirittura per cinque secoli, e con tanto di teologia controversista – contrapporsi quasi alla cieca, perché alla fine, sulla base di tesi precostituite, quando il problema è quello di dire il contrario dell’altro, si va sempre alla ricerca di tutti gli argomenti, ma si arriva a una teologia un po’ costruita. Io credo che, anche al di là di alcune tesi rigide tanto nel campo della cosiddetta Controriforma quanto nel campo della cosiddetta ortodossia luterana stretta, ci si renda conto che ci sono ricchezze all’interno delle opere di Lutero che sono, appunto, spunti di fede e di dottrina profondamente cristiana, che non possiamo in alcun modo trascurare. E quindi il fatto che il Papa si decida ad andare in Svezia per ricordare un evento doloroso, ma soprattutto per prospettare un futuro di gioia, di pace, di comunione, di unione in tutto ciò che è condivisibile, mi sembra un evento straordinario.

Sui possibili frutti di questa commemorazione congiunta dell’anniversario della Riforma sentiamo ancora il pastore Bludau:

R. – Rende visibili i frutti del dialogo degli ultimi anni. Ce ne sono tanti! In Germania, per esempio, i vescovi cattolici e i vescovi luterani già da tanti anni si esprimono insieme ufficialmente su temi etici; e c’è una forte collaborazione tra parrocchie cattoliche e comunità luterane. Inoltre questa realtà della Germania è una realtà poco conosciuta e quindi le celebrazioni di Lund-Malmö possono dare una ulteriore spinta per incentivare il dialogo anche nelle altre regione del mondo.

Un commento conclusivo sulla presenza di Papa Francesco in Svezia per le commemorazioni del 500.mo della Riforma è affidato a mons. Buzzi:

R. – Questa è un’iniziativa benedetta dal cielo. Lo vuole il cielo che ci sia questo incontro, questa volontà di colloquio, d’intesa, di fraternità, perché alla fine noi siamo tutti costituiti all’interno dell’unico Corpo di Cristo, grazie alla fede, grazie al Battesimo, grazie alla nostra vita che si svolge all’interno della Trinità. Argomento e tematica, quest’ultimo, che Lutero non si è mai sognato di mettere in discussione.








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