2016-11-06 13:12:00

Greenaccord: da Cop 22 opportunità per il Sud del mondo


Domani, come ha ricordato anche Papa Francesco all’Angelus, comincerà a Marrakech, in Marocco, la “Cop22”, la Conferenza internazionale sul clima, dove si comincerà a discutere di come attuare l’accordo di Parigi siglato l’anno scorso. E proprio ai partecipanti all’incontro, dal 13.mo Forum Internazionale per l'Informazione ambientale organizzato dall’associazione Onlus Greenaccord a Frosinone, è stato lanciato un appello, per il rispetto dei diritti umani e una crescita economica che vada a considerare gli ecosistemi. Ascoltiamo Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord al microfono di Marina Tomarro:

R. – Tutti guardiamo alla prossima Cop di Marrakech, che è la prima Cop con l’Accordo di Parigi che è entrato in vigore. Questa attesa, però, solleva anche tante preoccupazioni, perché questo Accordo non è ancora un accordo indefinito. La cosa che è stata apprezzata nel nostro Forum è che intorno a questa nuova "scatola", attualmente pressoché vuota, si sta muovendo veramente il mondo della finanza, il mondo dell’economia, i governi: quindi, per la prima volta, vediamo un qualcosa che possa somigliare a un unico popolo preoccupato di una casa comune. Cominciamo a vedere le prime tracce di un disegno di responsabilità globale di fronte ad un problema globale. Che questo non resti soltanto una speranza: questo è il messaggio che parte da questo incontro.

D. – Ma cosa ne verrà fuori da questo incontro a Marrakech secondo lei?

R. – Consideriamo che c’è un nuovo Accordo, attualmente abbastanza vuoto di meccanismi: quindi il lavoro grosso è il lavoro iniziale per cominciare a definire i meccanismi e le strutture perché questo Accordo – un po’ più indefinito negli obiettivi – serva effettivamente a ridurre le concentrazioni di gas serra in atmosfera, perché questo è il problema! Oggi siamo arrivati al record di 400 parti per milioni, che già è un qualcosa di insostenibile. Quindi, da Marrakech ci aspettiamo i primi meccanismi, ci aspettiamo i primi accordi per gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo e soprattutto ci aspettiamo i criteri per valutare questi impegni, perché non diventino – come spesso è stato nella Cooperazione - più opportunità per le imprese del Nord del mondo che opportunità e sostegno per i Paesi in via di sviluppo.

E nel forum, che ha visto la presenza di oltre 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, è stata sottolineata l’importanza di ridurre l’emissione di Co2, di circa il 40 per cento entro il 2030. Filo conduttore di questo incontro è stato il tema "Sentinelle del Creato". Ascoltiamo il commento dell’arcivescovo di Frosinone mons. Ambrogio Spreafico:

R. – Anzitutto io credo che significa avere uno sguardo sul Creato. Noi abbiamo uno sguardo troppo corto: vediamo noi stessi, vediamo le persone che ci circondano… Ma quanto è difficile guardare noi nel Creato! Guardare noi nel mondo, in quello che ci circonda; concepirci non come esseri individuali, separati, ma come esseri che hanno connessioni non solo con gli altri uomini e donne, ma anche con tutti gli esseri viventi. Io credo che questa coscienza sia molto rara. Ci volveva l’Enciclica di Papa Francesco per riabituarci a questa concezione di noi stessi nel mondo: io credo che sia una cosa molto importante questa.

D. – In che modo la Chiesa può aiutare all’educazione sulla salvaguardia del Creato, soprattutto riguardo alle nuove generazioni?

R. – Io credo che la Chiesa possa fare molto, perché qui si tratta veramente di cultura, di abitudine a vedere le cose. Per esempio: nella mia diocesi, ho chiesto lo scorso anno agli alunni e agli insegnanti di religione di trattare questo tema nelle loro lezioni; certo non tutto l’anno, ma comunque di trattare questo tema… Io credo che noi possiamo fare molto! Abbiamo tanti canali, abbiamo una connessione di reti, abbiamo oratori: quanto possiamo fare per aiutare i piccoli, i giovani a crescere con questa mentalità di questo sguardo verso il resto delle creature che ci circondano.








All the contents on this site are copyrighted ©.