2016-11-07 18:02:00

Cattolici e Luterani: il dialogo continua alla Lateranese


Non un gesto isolato

“La partecipazione del Papa alla Commemorazione comune luterano-cattolica dei 500 anni della Riforma, svoltasi a Lund, in Svezia, è stato un momento di alto significato simbolico. Sono grato al Pontefice per questo suo gesto che non è affatto isolato, ma riassume ed evidenzia un percorso ecumenico che dura da decenni”. A parlare così, è il prof. Lothar Vogel, pastore e teologo luterano, docente di Storia del cristianesimo presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma. Lo studioso fa parte del “Gruppo di ricerca interconfessionale e interfacoltà sulla spiritualità della Riforma”, istituito presso la Pontificia Università Lateranense, diretto da mons. Pino Lorizio, docente di teologia fondamentale presso lo stesso Ateneo. “La commemorazione svoltasi in Svezia – spiega lo stesso Lorizio - aveva lo scopo di purificare la memoria, perché, ovviamente, la divisione lacerante causata dalla Riforma di Lutero nel 1517 è una ferita che non ci può rallegrare. Oggi, il problema della nostra vecchia Europa è il problema di Dio ma è soprattutto quello del cristianesimo. Se dunque ci domandiamo come la fede cristiana possa oggi ridare anima al continente, allora forse le divisioni confessionali possono essere messe tra parentesi e indagate alla luce della fede comune in Cristo Gesù”.

L’unità voluta dal Popolo di Dio

“Il gesto del Papa in Svezia è in perfetta continuità. Giovanni Paolo II con la purificazione della memoria, il Concilio prima, il viaggio di Papa Benedetto a Erfurt, la dichiarazione congiunta sulla giustificazione e il documento ‘Dal conflitto alla comunione’, sono tutti momenti che l’hanno preparato. Il passo avanti grande compiuto da Francesco in questo viaggio è stato l’aver riportato la questione ecumenica al tema teologico del Popolo di Dio”.

Gesto di fraternità allargata

“Non ritengo affatto arbitraria questa scelta del Papa di recarsi a Lund in una Chiesa luterana per partecipare all’inaugurazione degli eventi commemorativi della Riforma”, aggiunge il pastore Vogel. “E’ stato un importante gesto di fraternità nei confronti di una Chiesa luterana che ho percepito come allargato a tutte le Chiese sia luterane che riformate. Mi ha anche colpito che abbia scelto una Chiesa attualmente guidato da una donna arcivescovo, mi pare un elemento degno di attenzione”.

L’importanza di lavorare insieme

“I frutti del lavoro del Gruppo di ricerca interconfessionale che dirigo alla Lateranense - aggiunge Lorizio -  saranno raccolti durante un importante convegno che si svolgerà nell’ottobre del 2017, proprio nel 500° della Riforma luterana e sarà dedicato proprio alla spiritualità della Riforma, intesa in senso storico, ma anche come riforma perenne della Chiesa e quindi sempre attuale”. “Il gruppo - aggiunge il pastore Vogel - ha già dato dei frutti molto belli d’insegnamento condiviso. Un collega della Lateranense è venuto a insegnare alla Facoltà Valdese e gli studenti erano entusiasti. L’incontro personale è molto importante nei rapporti ecumenici. Inoltre è un’occasione per rileggere insieme il tentativo della Riforma alla luce della scrittura”.








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