2016-11-07 07:51:00

Cop22 di Marrakech: rendere operativo l’accordo di Parigi


Inizia a Marrakech, in Marocco la Conferenza internazionale Coop22 sul clima che dovrà affrontare l'attuazione dell’accordo di Parigi siglato l’anno scorso. Se a Parigi infatti l’obiettivo era stato lavorare sul ‘cosa fare’, ora l’obiettivo è il ‘come realizzare’ quegli accordi. A sottolineare la gravità della situazione, un rapporto dell'Unicef i cui dati diffusi sul clima preoccupano. Si esige un urgente riduzione dell'inquinamento. Il servizio di Clarissa Guerrieri:

E’ sul tavolo degli accordi di Marrakech che è stato reso operativo il piano a salvaguardia dell’ambiente. La 22esima edizione della Conferenza sul cambiamento climatico prevista dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti atmosferici è concentrata sui punti chiave previsti dall’Accordo di Parigi del 2015. L’Accordo, adottato da 195 Stati, mira a ridurre l’aumento della temperatura globale “al di sotto dei 2 gradi” rispetto ai livelli prima della industrializzazione (1880-1899). Per fare questo, gli Stati si sono posti l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 50% entro l’anno 2050 e del 100% entro il 2100. L’incontro, che vede protagonista fra tutti anche l’Italia, prevede la concretizzazione del Piano regolatore. Se a Parigi quindi l’obiettivo è stato lavorare sul ‘cosa fare’, ora l’obiettivo è il ‘come realizzare’. Ad incrementare l'allarme salute del pianeta è stato un rapporto dell'Unicef i cui dati diffusi hanno preoccupato le Organizzazioni desiderando una immediata riduzione dell'inquinamento. Un bambino su 7 oggi respira aria inquinata. Secondo l'agenzia dell'Onu, l'ambiente così inquinato è un fattore fondamentale nella mortalità infantile, causa seri danni fisici e impedisce addirittura un adeguato sviluppo del cervello. Dati confermati anche dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale. La concentrazione di anidride carbonica e le temperature sono al di sopra degli standard di guardia. I numeri parlano chiaro: 3 anni di seguito (incluso quello in corso) risultano i più caldi mai registrati, con una concentrazione di CO2 sulle 400 parti per milione; una risultato mai riscontrato prima d’oggi.

L’accordo prevede inoltre trasparenza delle azioni , un supporto finanziario, tecnologico e organizzativo, e adeguate modalità con cui i singoli Stati vengono valutati rispetto alla messa in atto dei diversi articoli del trattato.

Molte tessere del puzzle climatico devono ancora andare al loro posto per frenare realmente il surriscaldamento terrestre. Ad incentivare il percorso, giungono segnali netti anche dal mondo dell’energia pulita, con la continua discesa dei prezzi delle fonti rinnovabili. Solo nel 2015 nel mondo sono stati installati 500 mila pannelli fotovoltaici al giorno e in Cina due turbine eoliche ogni ora, e nel prossimo decennio, secondo le previsioni dell’International Energy Agency, avremo più energia elettrica prodotta dalle energie rinnovabili che dal carbone.








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