“In apertura della 112.ma Assemblea plenaria dobbiamo ringraziare Dio per quest'anno che stiamo portando a termine. Abbiamo assistito a una serie di eventi che fanno la storia della Chiesa in Argentina e hanno arricchito la vita delle nostre comunità. L'Anno Santo della Misericordia con il suo messaggio di conversione e di santità, la celebrazione a Tucuman del bicentenario del nostro Paese insieme all'XI Congresso Eucaristico Nazionale, una vera festa della fede eucaristica e della comunione ecclesiale. Abbiamo assistito infine alla beatificazione di Mamma Antula e alla canonizzazione del nostro Cura Brochero, già nominato Patrono del clero argentino. Quanti momenti forti e proficui abbiamo vissuto!". Con queste parole mons. José María Arancedo, arcivescovo di Santa Fe de la Vera Cruz e presidente della Conferenza episcopale argentina (Cea), ha iniziato l'omelia di apertura dell’Assemblea dell’episcopato.
La cura per i più bisognosi e la piaga del traffico di droga
Dopo una riflessione sulla figura di Maria come maestra nell'atteggiamento di vigilanza
dinanzi ai bisogni dei figli - riferisce l'agenzia Fides - mons. Arancedo ha detto:
"La sua vicinanza e la sua sensibilità è anche una scuola che ci insegna a riconoscere
le necessità materiali e spirituali dei nostri fratelli, specialmente i più bisognosi.
Conosciamo la realtà della povertà e le difficoltà in cui molti dei nostri fratelli
vivono. Sappiamo che la situazione sociale rimane difficile, soprattutto per la piaga
del traffico di droga con le sue conseguenze di distruzione e morte. Questo debito
sociale richiede delle azioni che rispondano alle esigenze di base, come la creazione
di posti di lavoro dignitosi, che insieme all'istruzione e alla formazione, promuovano
ed incoraggino dei progetti di vita, soprattutto nei giovani".
La povertà è anche una questione morale e culturale
Prima di concludere, il presidente della Cea ha detto: "Per realizzare una società
più giusta ed inclusiva, è richiesto, insieme alla presenza attiva dello Stato, l'impegno
di una leadership in grado di lasciare una cultura individualistica chiusa nel proprio
interesse, per aprirsi alle esigenze della solidarietà e del bene comune. La povertà
non è solo una questione economica, è anche una questione morale e culturale".
La riconciliazione: una priorità per l'Argentina
L'Assemblea dei vescovi è iniziata ieri e per quasi una settimana dovrà trattare
diversi temi della vita sociale nazionale e della pastorale. Secondo il comunicato
inviato a Fides, i temi principali sono le diverse situazioni di povertà, il narcotraffico
e la riconciliazione, una priorità nel Paese, oltre alla situazione delle carceri. (C.E.)
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