2016-11-09 09:22:00

Insediato Osservatorio sulla famiglia, ministro Costa: penso a Testo unico


Giungere con il contributo di esperti, a proposte normative per affrontare i temi legati alla famiglia. Questo l’obiettivo dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, che si è insediato ieri a Roma.  A presiederlo il ministro per gli Affari regionali con delega alla famiglia, Enrico Costa, che pensa a un Testo Unico sulla famiglia. Il servizio di Elvira Ragosta:

Individuati gli obiettivi e fissata come prima scadenza la conferenza nazionale sulla famiglia per il prossimo 15 maggio, l’Osservatorio ha avviato il lavoro delle commissioni. L’attenzione è puntata su temi prioritari: crisi demografica e natalità, violenza in ambito familiare, conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, rapporto tra giustizia e famiglia e aspetti fiscali. A proposito dei provvedimenti normativi, il ministro Enrico Costa pensa a un testo unico sulla famiglia:

“Oltre la necessità di avere delle risorse per rimuovere gli ostacoli economici, gli ostacoli in chiave di carenza di servizi, che ci sono nel nostro Paese, è necessario fare ordine dal punto di vista normativo. Oggi abbiamo una normativa frammentaria, talvolta contraddittoria, che non è riconoscibile: ci sono troppe norme che sono sperimentali e che magari non vengono riprodotte per gli anni successivi. Dobbiamo fare poche norme, chiare, puntuali, durature, per sempre e per tutti”.

E sulla riforma dell’Irpef, il ministro assicura che saranno individuate le modalità affinché la famiglia non sia un soggetto neutro di fronte al fisco:

“E’ fondamentale, giustamente, riconoscere il valore in termini di spesa ma anche in termini di sviluppo che viene dato alla società da una famiglia con figli e ovviamente il fisco non può non tenere in considerazione questo aspetto”.

Un comitato tecnico-scientifico, composto da sei membri scelti dal ministro con taglio scientifico e programmatico, sovrintende al lavoro dell’Osservatorio. La presidente del comitato è la dottoressa Simonetta Matone:

“Il comitato tecnico-scientifico è composto da professori di scienza delle finanze, diritto tributario, sociologia, diritto di famiglia, io che sono un magistrato di lungo corso e un esperto di politiche familiari. E noi ci rapporteremo all’Osservatorio diventando ognuno di noi il referente di un singolo gruppo che si occuperà di queste tematiche. Vorrei dare un taglio assolutamente operativo: una realtà che produce proposte di legge sulle quali ragionare e diventare un organo di raccordo con quella che è la realtà sociale del Paese, quelle che sono le esigenze”.

 








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