2016-11-12 12:18:00

Il Papa all'ultima udienza giubilare: Dio non esclude nessuno


Misericordia e inclusione: questo il tema scelto da Papa Francesco per la sua catechesi all’udienza di stamattina in Piazza San Pietro. Si tratta dell’ultima udienza giubilare del sabato nel corso di questo Anno Santo straordinario della Misericordia. Nei saluti ai fedeli un pensiero ai cristiani perseguitati nel Medioriente. Il servizio di Adriana Masotti:

 “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Le parole di Gesù tratte dal Vangelo di Matteo, descrivono lo stile di Dio, un Dio che, dice il Papa, nel suo disegno d’amore, non vuole escludere nessuno, ma vuole includere tutti”:

"E noi cristiani siamo invitati a usare lo stesso criterio: la misericordia è quel modo di agire, quello stile, con cui cerchiamo di includere nella nostra vita gli altri, evitando di chiuderci in noi stessi e nelle nostre sicurezze egoistiche".

Questo aspetto della misericordia, l’inclusione, continua Francesco, si manifesta nello spalancare le braccia per accogliere senza escludere;

"… senza classificare gli altri in base alla condizione sociale, alla lingua, alla razza, alla cultura, alla religione: davanti a noi c’è soltanto una persona da amare come la ama Dio. Quello che trovo, nel mio lavoro, nel mio quartiere, è una persona da amare, come ama Dio. “Ma questo è di quel Paese, dell’altro Paese, di questa religione, di un’altra… È una persona che ama Dio e io devo amarla”. Questo è includere, e questa è l’inclusione".

Il Vangelo, afferma il Papa, ci chiama a riconoscere nella storia dell’umanità il disegno di una grande opera di inclusione, che, rispettando pienamente la libertà di ogni persona e di ogni comunità,  chiama tutti a formare una famiglia di fratelli e sorelle e a far parte della Chiesa, che è il corpo di Cristo. Nessuno è escluso dalla misericordia e dal perdono di Dio e tutti abbiamo bisogno di essere perdonati. Lasciamoci coinvolgere in questo movimento di inclusione degli altri, è l’invito conclusivo del Papa,  per essere testimoni della misericordia di Dio verso ciascuno di noi.

Al termine della catechesi, nei saluti ai pellegrini polacchi presenti in piazza, il Papa ricorda che in Polonia, domani, per iniziativa dell’Associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, verrà celebrata la Giornata di Solidarietà con la Chiesa Perseguitata:

"Le inquietanti e dolorose circostanze attuali ci spingono a sostenere con preghiera fervida e con l’aiuto concreto i nostri fratelli che vivono nell’Iraq e negli altri paesi del Medio Oriente. Innalziamo a Dio la supplica affinché nessuno nel mondo sia escluso dalla società per motivi di religione, di cultura o di razza."

Un pensiero particolarmente affettuoso il Papa lo ha rivolto infine ai volontari del Giubileo Straordinario della Misericordia, provenienti da diverse Nazioni:

"Vi ringrazio per il prezioso servizio prestato perché i pellegrini potessero vivere bene quest’esperienza di fede. Nel corso di questi mesi, ho notato la vostra discreta presenza in piazza con il logo del Giubileo e sono ammirato della dedizione, della pazienza e dell’entusiasmo con cui avete svolto la vostra opera".

Ma ascoltiamo i commenti di alcuni fedeli presenti oggi in Piazza San Pietro. Le interviste sono di Clarissa Guerrieri:

D. – Vi è arrivato un messaggio in particolare da questo Giubileo?

R. – Vieni qui e capisci il vero motivo della misericordia.

D. – Che cosa avete provato a partecipare a questo Giubileo della Misericordia?

R. - Una gioia!

D. – Dei temi che ha trattato Papa Francesco, il tema dell’esclusione…

R. – Dico sempre: come mi comporterei io di fronte a una persona esclusa? Non so se riuscirei ad accettarla come ci ha detto stamattina il Papa.

D. – Lei che cosa pensa di questo Giubileo e dei temi che ha trattato Papa Francesco?

R. – Sono temi molto attuali e abbiamo bisogno di ritornare al Signore e di amarlo come si deve.

D. – Che cosa pensa del tema dell’esclusione?

R. – È un argomento difficile: faremo il possibile! Sentiamo che è necessario; è il metterlo in pratica che è molto difficile…








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