2016-11-14 13:14:00

Nasce ‘l’isola ecologica’ in Vaticano


Da oggi, lunedì 14 novembre 2016, è operativa e funzionante la nuova area ecologica ubicata all’interno dello Stato della Città del Vaticano, presso la Torre San Giovanni. Anche lo Stato della Città del Vaticano, seppur di limitata estensione territoriale,  produce infatti i suoi rifiuti e già da alcuni anni si sta promuovendo la raccolta differenziata nei vari uffici e presso le abitazioni dei residenti.

Il competente reparto della Nettezza Urbana, da circa due anni, ha distribuito alle varie  utenze i cosiddetti “kit” per la raccolta differenziata che consistono in contenitori di vari colori per distinguere i diversi tipi di rifiuti ed i sacchetti per la raccolta.  I cassonetti, dislocati su tutto il territorio dello Stato,  sono stati conseguentemente  implementati e suddivisi secondo le varie classi di rifiuto.

Su disposizione dei  superiori, dopo aver individuato un’area idonea, la Direzione dei  Servizi Tecnici ha effettuato i necessari interventi per adattarla alle esigenze richieste  per le isole ecologiche, ovvero le zone di raccolta dei rifiuti, ove possono essere  posizionati anche gli ‘scarrabili’, i container che poi vengono prelevati dai camion per  essere conferiti nei  vari punti di raccolta. In via sperimentale saranno gli imballaggi in carta e cartone ad inaugurare la nuova  isola ecologica. Per iniziare vi stazionerà un unico compattatore ma, superata la prima fase, si auspica  che detto punto di raccolta diventi il principale per tutto lo Stato della Città del  Vaticano.

Già da diversi anni in Vaticano si effettua la raccolta di diverse tipologie distinte di rifiuti: presso l’area  detta della “Molazza” vengono collocati quelli ferrosi, il legno ed i rifiuti “inerti” ovvero gli scarti edili, non pericolosi. Presso la zona detta della “Vignaccia” invece vengono sistemati quei rifiuti catalogabili come speciali (pericolosi e non) quali oli esausti, materiale elettronico, liquidi vari etc. Ovviamente, per un corretto conferimento,  le varie utenze sono state informate circa  l’assoluta necessità di separare i rifiuti per tipologia, di ridurre il più possibile quelli voluminosi, di fornire all’operatore addetto al centro di raccolta un apposito documento  di accettazione degli stessi rifiuti e procedere in modo ordinato al deposito dei materiali.

Tutte le aree saranno aperte dal lunedì al sabato e saranno presidiate da quello che è l’organismo preposto alla gestione e manutenzione dei giardini vaticani e, appunto,  della nettezza urbana. Si parla di circa trenta persone addette – tra l’altro – anche alla realizzazione dei vari addobbi floreali per le cerimonie presiedute dal Santo Padre. L’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ ha contribuito in modo determinante ad  accelerare i tempi di realizzazione e messa in opera del sistema differenziato della  raccolta dei rifiuti anche se, come detto in precedenza, questo tipo di selezione veniva  già attuato anche se in modo meno organizzato e puntuale.

I superiori del Governatorato, il cardinale Giuseppe Bertello e mons. Fernando  Vérgez Alzaga, ed  il responsabile dei Giardini e Nettezza Urbana, Domenico  Ambrifi, auspicano che il Vaticano possa in qualche modo diventare anche  un bell’esempio di Stato ‘verde’ e non inquinante.








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