2016-11-19 14:05:00

Card. Aguiar Retes: la Chiesa esiste per costruire non per dividere


Tra i nuovi porporati c’è l’arcivescovo messicano di Tlalnepantla, Carlos Aguiar Retes. Mercedes De La Torre gli ha chiesto un commento alla decisione di Papa Francesco di crearlo cardinale:

R. – Fue una muy grata sorpresa que me enondò de alegria...
E’ stata una sorpresa molto piacevole, che mi ha riempito di gioia e soprattutto di gratitudine, gratitudine a Dio e gratitudine a Papa Francesco, con il quale ho avuto per tanti anni la possibilità di lavorare insieme in progetti molto importanti, come la V Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano. Non si può descrivere quello che si vive interiormente davanti ad un evento di questa natura, quando si è chiamati a collaborare, in forma così diretta con il nostro capo della Chiesa, con il Successore di Pietro.

D. – Qual è la sfida maggiore che incontra un pastore messicano? Sappiamo che in questa  terra, la Chiesa non attraversa certo momenti facili….

R. – El gran desafío que tiene Mexico y en general America Latina...
La grande sfida del Messico, e in generale dell’America Latina, è riuscire a superare la frattura tra la fede e la vita. Questo significa che abbiamo bisogno di cattolici che, secondo le proprie convinzioni e gli insegnamenti di Gesù Cristo, possano trasmettere - nel mondo in cui vivono, nel mondo in cui lavorano e nel mondo professionale -  le conseguenze del credere in Dio: quando noi abbiamo questa convinzione ben chiara, ben formata, sappiamo che il Regno di Dio, che è venuto a portare Gesù Cristo, è un Regno di giustizia, di amore e di pace. Il nostro Paese, in questo momento, sta vivendo un grave peggioramento tanto nel suo tessuto sociale, quanto nelle sue istituzioni. La Chiesa deve dare testimonianza che esiste per costruire, non per dividere né per polarizzare. Una Chiesa - come ha chiesto il Concilio Vaticano II – che sia una Chiesa di dialogo, che permetta la comunione e l’unità. Non aspettiamo: andiamo, usciamo e incontriamo i bisognosi.

D. – Se potessimo chiedere al Papa perché ha nominato mons. Carlos Aguiar Retes cardinale, cosa risponderebbe il Papa?

R. – Yo pienso que me conece …
Penso perché mi conosce bene, sa cosa faccio e sicuramente ha pensato che questo possa aiutare la Chiesa universale. Io credo che Papa Francesco ha guardato con gli occhi del pastore alla nostra cara Chiesa di Tlalnepantla, alla nostra provincia e alle nostre otto diocesi. Quando è venuto a febbraio di questo anno ad Ecatepec gli ho detto: “Santo Padre, benvenuto nella periferia!”. Noi siamo la periferia di Città del Messico. E c’è grande speranza che si possa fare questo lavoro di mettere in comune le nostre forze per il bene della Chiesa.








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