2016-11-26 11:36:00

Papa al Premio Ratzinger: tutta la Chiesa grata a Benedetto XVI


“Tutta la Chiesa” sarà “per sempre” grata al Papa emerito Benedetto XVI per il suo pensiero e il suo magistero “fecondo”. Così Papa Francesco in Sala Clementina, nel saluto alla cerimonia di consegna del Premio Ratzinger 2016 e a conclusione del Simposio internazionale sul tema: “L’Escatologia: analisi e prospettive”, svoltosi in questi giorni a Roma. Il riconoscimento, assegnato dalla Fondazione vaticana Joseph Ratzinger–Benedetto XVI, è andato a mons. Inos Biffi e al teologo ortodosso Ioannis Kourempeles. Il servizio di Giada Aquilino:

La “profondità” del pensiero di Joseph Ratzinger “ci aiuta a rimanere aperti all’orizzonte dell’eternità”, dando così senso anche “alle nostre speranze e ai nostri impegni umani”. Così Papa Francesco esprime ancora una volta “grande affetto” e riconoscenza per il Papa emerito Benedetto XVI, che - sottolinea – “continua ad accompagnarci” con la preghiera:

“Il suo è un pensiero e un magistero fecondo, che ha saputo concentrarsi sui riferimenti fondamentali della nostra vita cristiana, la persona di Gesù Cristo, la carità, la speranza, la fede. E tutta la Chiesa gliene sarà per sempre grata”.

Un sentimento di gratitudine che Francesco accompagna al ricordo del lavoro teologico di Joseph Ratzinger, in particolare sul tema dell’Escatologia, “molto importante” nell’impegno del Papa emerito sia quando insegnava, sia quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, sia durante il suo pontificato. Messe in luce specialmente le sue “profonde considerazioni” sulla vita eterna e sulla speranza nell’Enciclica “Spe salvi”:

“Il tema dell’escatologia è fondamentale quando si riflette sul senso della nostra vita e della nostra storia senza restare chiusi in una impostazione materialistica o comunque puramente intramondana. Il Giubileo della Misericordia, da poco concluso, ci ha ricordato tante volte che la misericordia è al cuore del ‘protocollo’ su cui Gesù dice che saremo giudicati: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto  sete e mi avete dato da bere’”.

Consegnando i riconoscimenti del Premio Ratzinger e congratulandosi con i vincitori dell’edizione 2016, introdotti dal card. Kurt Koch a nome del Comitato scientifico della Fondazione Ratzinger, Papa Francesco menziona per mons. Inos Biffi i “meriti di una vita intera dedicata agli studi teologici nella Chiesa e nel suo servizio”: un riconoscimento, osserva, per così dire “alla carriera” di un grande teologo. Del lavoro teologico dell’ortodosso Ioannis Kourempeles, Papa Francesco sottolinea “l’interesse da lui dedicato al pensiero di Joseph Ratzinger” e l’impegno nel “sondare la fecondità dell’incontro” fra il pensiero del Papa emerito e la teologia ortodossa.

Proprio alla promozione della ricerca teologica aveva fatto riferimento, nella sua introduzione, padre Federico Lombardi, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Ratzinger, ricordando il contributo di Benedetto XVI:

“Promuovere la teologia come servizio ecclesiale di riflessione sulla fede e nella fede dal suo stesso interno, come si è espresso il Papa emerito in un bellissimo incontro che ho potuto avere con lui circa due mesi fa. Parole significative, dette da un uomo che è stato professore di Teologia, poi prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e poi Papa, ma che effettivamente si è sempre impegnato ad esercitare le sue responsabilità come uomo di pensiero che vive anzitutto la sua fede e riflette su di essa per servire sempre meglio e profondamente la gioia dell’annuncio del Vangelo nella Chiesa e nel mondo”.








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