Urge un censimento della popolazione pakistana, per aggiornare anche i dati relativi alle minoranze religiose: è la richiesta sollevata dai vescovi pakistani riuniti nei giorni scorsi a Lahore nella loro Assemblea annuale. Il censimento è importante per il buon governo dello Stato e per una migliore gestione dei servizi sociali e un'equa distribuzione delle risorse, osservano i presuli in un comunicato ripreso dall'agenzia Fides. Inoltre i cristiani e le altre comunità religiose desiderano conoscere con maggiore precisione l'entità della popolazione, per poter fornire un servizio adeguato ai fedeli, a livello di culto e anche di opere caritative.
Nuovo censimento non è stato ancora ufficializzato
Date le voci su un possibile imminente censimento lanciato dal governo, i vescovi
hanno invitato sacerdoti, catechisti e insegnanti a sensibilizzare la popolazione
cristiana a registrare i propri nomi nel processo di raccolta dei dati con la massima
disponibilità e precisione. L’ultimo censimento realizzato in Pakistan risale al 1998
e uno nuovo era stato programmato nel 2016, ma non è ancora stato ufficializzato.
Dare alle minoranze religiose una percentuale di posti di lavoro nella
pubblica amministrazione
Nell'incontro della Conferenza episcopale si è anche sollevata la questione dell'occupazione,
e si è invitato il governo a rispettare il provvedimento che assegna alle minoranze
religiose una percentuale dei posti di lavoro nella pubblica amministrazione: "Ci
appelliamo al governo perchè sostenga questa prassi, e controlli le irregolarità"
afferma la nota che, su questo punto, stigmatizza anche "la crescente corruzione nel
Paese" e la gestione della cosa pubblica secondo interessi privati.
Possibile modifica alla legge che regola il matrimonio cristiano
I vescovi hanno fatto riferimento anche alla questione di una possibile modifica alla
legge che regola il matrimonio cristiano nel Paese (Christian Marriage Act) che risale
al 1872. A tal fine la Chiesa cattolica, insieme a tutte le principali denominazioni
cristiane protestanti, sta studiando un progetto di legge per riformare l’antico ordinamento
e si tiene in stretto contatto e coordinamento con il ministro cristiano Kamran Micheal,
che nell’esecutivo pakistano si occupa di diritti umani e minoranze religiose.
Appello di pace dei vescovi
I vescovi non hanno mancato di esortare alla calma e alla pace nel Paese, invitando
tutti a costruire una "convivenza pacifica", liberandosi “dalla morsa stretta dell'estremismo,
delle uccisioni settarie, del terrorismo e dell'insicurezza". (P.A.)
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