“Caritas Venezuela, da luglio 2016, ha monitorato ed eseguito ogni procedura prevista dalla legge per il ritiro della donazione ricevuta”. Con queste parole, la Commissione di Giustizia e Pace della Conferenza episcopale venezuelana contesta, in un comunicato, la disposizione del governo di confiscare un carico di medicinali e supplementi alimentari donati all’istituzione religiosa per presunte irregolarità burocratiche. La settimana scorsa, il Servizio nazionale d’Amministrazione tributaria e doganale (Seniat), ha pubblicato nell’account di Twitter, che il carico indirizzato a Caritas Venezuela era stato dichiarato irricevibile per non avere presentato la documentazione richiesta entro i 30 giorni previsti dalla normativa. E aggiunge che “la dogana principale de La Guaira ha aggiudicato la merce all’Istituto Venezuelano dei Servizi Sociali (Ivss)”
Vescovi: “Abbiamo agito nel rispetto delle normative e della legge”
Il comunicato della Commissione episcopale spiega che il 5 agosto 2016 ha comunicato
al Seniat (Servizio di amministrazione tributaria e doganale) e alle autorità del
Ministero della Sanità l’imminente arrivo di un container con 525 scatole di medicinali
e 92 scatole di supplementi alimentari. D’allora sono iniziati le procedure per la
documentazione ed i permessi richiesti per l’ingresso della merce che è arrivata
il 23 agosto al Porto principale de La Guaira. “Abbiano agito nel rispetto della
legge – si legge nel comunicato-, abbiamo seguito le normative e ascoltato ogni raccomandazione
affinché il ritiro della donazione proveniente da Caritas Cile potesse arrivare a
buon fine”.
Evitare la politicizzazione del tema degli aiuti umanitari.
Il comunicato dei vescovi invita i cittadini, i funzionari, gli osservatori e le Ong
a sollecitare ancora una volta allo Stato di facilitare l’ingresso di medicinali e
di alimenti provenienti dalla cooperazione solidaria di altri Paesi. I vescovi chiedono
ai leader nazionali di evitare di “politicizzare il tema” degli aiuti umanitari e
di “agire a favore di chi soffre senza distinzioni di colore o di partito politico”.
In questo contesto la Commissione episcopale chiama il governo a cercare soluzioni
tempestive alle difficoltà generate dalla carenza di alimenti e di medicine. Anche
la raccomandazione dei vescovi all’Ivss “di dare buon uso e distribuire in maniera
equa i medicinali donati a questa istituzione fiduciosi del loro buon servizio”
Incorporare l’aiuto umanitario al dialogo governo- opposizione
Infine, il comunicato dei vescovi ha chiesto nuovamente di inserire il tema degli
aiuti umanitari o “canali di solidarietà” nella agenda del dialogo in corso tra governo
e opposizione con la facilitazione del rappresentante della Santa Sede e altri leader
politici internazionali. Il dialogo è iniziato lo scorso 30 ottobre e il prossimo
appuntamento è previsto per il 6 dicembre. (A cura di Alina Tufani)
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