2016-11-28 14:30:00

Venezuela: il governo confisca le medicine donate alla Caritas


“Caritas Venezuela, da luglio 2016, ha monitorato ed eseguito ogni procedura prevista dalla legge per il ritiro della donazione ricevuta”. Con queste parole, la Commissione di Giustizia e Pace della Conferenza episcopale venezuelana contesta, in un comunicato, la disposizione del governo di confiscare un carico di medicinali e supplementi alimentari donati all’istituzione religiosa per presunte irregolarità burocratiche. La settimana scorsa, il Servizio nazionale d’Amministrazione tributaria e doganale (Seniat), ha pubblicato nell’account di Twitter, che il carico indirizzato a Caritas Venezuela era stato dichiarato irricevibile per non avere presentato la documentazione richiesta entro i 30 giorni previsti dalla normativa. E aggiunge che “la dogana principale de La Guaira ha aggiudicato la merce all’Istituto Venezuelano dei Servizi Sociali (Ivss)”

Vescovi: “Abbiamo agito nel rispetto delle normative e della legge”
Il comunicato della Commissione episcopale spiega che il 5 agosto 2016 ha comunicato al Seniat (Servizio di amministrazione tributaria e doganale) e alle autorità del Ministero della Sanità l’imminente arrivo di un container con 525 scatole di medicinali e 92 scatole di supplementi alimentari. D’allora sono iniziati le procedure per la documentazione ed i permessi richiesti per l’ingresso della merce che  è arrivata il  23 agosto al Porto principale de La Guaira. “Abbiano agito nel rispetto della legge – si legge nel comunicato-, abbiamo seguito le normative e ascoltato ogni raccomandazione affinché il ritiro della donazione proveniente da Caritas Cile potesse arrivare a buon fine”.

Evitare la politicizzazione del tema degli aiuti umanitari.
Il comunicato dei vescovi invita i cittadini, i funzionari, gli osservatori e le Ong a sollecitare ancora una volta allo Stato di facilitare l’ingresso di medicinali e di alimenti provenienti dalla cooperazione solidaria di altri Paesi. I vescovi chiedono ai leader nazionali di evitare di “politicizzare il tema” degli aiuti umanitari e di “agire a favore di chi soffre senza distinzioni di colore o di partito politico”. In questo contesto la Commissione episcopale chiama il governo a cercare soluzioni tempestive alle difficoltà generate dalla carenza di alimenti e di medicine. Anche la raccomandazione dei vescovi all’Ivss “di dare buon uso e distribuire in maniera equa i medicinali donati a questa istituzione fiduciosi del loro buon servizio”

Incorporare l’aiuto umanitario al dialogo governo- opposizione
​Infine, il comunicato dei vescovi ha chiesto nuovamente di inserire il tema degli aiuti umanitari o “canali di solidarietà” nella agenda del dialogo in corso tra governo e opposizione con la facilitazione del rappresentante della Santa Sede e altri leader politici internazionali. Il dialogo è iniziato lo scorso 30 ottobre e il prossimo appuntamento è previsto per il 6 dicembre. (A cura di Alina Tufani)








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