2016-11-29 17:29:00

Siria: sequestrato un italiano. Rapitori ignoti. Lati oscuri nella vicenda


Si chiama Sergio Zanotti, l’italiano che - in un video apparso sul web - denuncia di essere prigioniero in Siria da sette mesi. Il filmato è stato diffuso oggi dal sito russo News Front, che lo ha ricevuto da un sedicente jihadista siriano. Fonti italiane di intelligence hanno confermato il sequestro. Ma la vicenda presenta lati oscuri. Il servizio di Roberta Gisotti

56 anni, nativo di Marone, in provincia di Brescia, separato dalla moglie con due figlie, Sergio Zanotti, già titolare di un’impresa edile fallita, sarebbe prigioniero di un gruppo armato non ancora identificato dalla Farnesina, che già da alcuni giorni era a conoscenza del video, dove l’uomo con la barca lunga, vestito con una tunica bianca, inginocchiato, con un cartello che su scritto 15 novembre, prega il governo italiano di intervenire per evitare la sua esecuzione. Alle spalle, un uomo incappucciato gli punta un fucile mitragliatore. Sullo stesso sito russo compare anche una foto di Zanotti in piedi con lo stesso cartello e la copia del suo passaporto. Di certo si sa che Zanotti, era partito in aprile dall’Italia diretto in Turchia al confine con la Siria, adducendo motivi di lavoro e qui si erano perse le sue tracce. A seguito poi della denuncia di scomparsa, presentata a maggio dall’ex moglie la Procura di Roma aveva avviato un’indagine. Al momento non vi sarebbero rivendicazioni né richieste riscatto: da qui l’incertezza sull’identità dei rapitori, terroristi o forse delinquenti comuni. 

 








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