2016-12-02 13:05:00

Censis: giovani in difficoltà, aumenta il risparmio delle famiglie


L’Italia sta vivendo una “seconda era del sommerso”, con sempre più giovani che hanno stipendi da fame e famiglie che risparmiano  per la paura del futuro. Lo afferma il rapporto Censis 2016 presentato oggi a Roma. L’antipolitica caratterizza gran parte dell’elettorato. Alessandro Guarasci:

L’Italia continua ad essere sospesa, in attesa di una ripresa che porti davvero maggior benessere per tutti. Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis.

Da una parte continua a gonfiarsi la bolla della liquidità. In questi anni di crisi, praticamente gli italiani hanno accumulato risorse liquide, cioè in contanti o ferme sui conto correnti, pari al Pil di un intero Paese come l’Ungheria. Dall’altra parte, gli investimenti sono fermi, sono al minimo dal dopoguerra. È vero: cresce l’occupazione, ma è un’occupazione a bassa produttività”.

Troppi giovani che si ingegnano con lavoretti sottopagati, con un reddito inferiore del 15,1% rispetto alla media dei cittadini". Nel confronto con venticinque anni fa, rispetto ai loro coetanei di allora, gli attuali giovani hanno un reddito inferiore del 26,5%. E preoccupa anche il calo delle nascite, lo scorso anno meno di 500 mila. Sul fronte della politica, cresce la sfiducia verso i partiti, che riguarda l’89,4% dei cittadini. Ancora Valerii.

"Mondo politico, da una parte, e corpo sociale, dall’altra, appaiono sempre più distaccati: entrambi con un’inclinazione verso il populismo”.

Il 67% degli italiani è contrario all’uscita dalla Ue, ma preoccupa quel 22% che invece è a favore. Percentuale ancora più alta quella di chi è favorevole al
ritorno alla lira (28,7%) contro il 61,3% di contrari e un 10% di indecisi. E saliamo ancora se consideriamo chi è favorevole alla rottura del patto di Schengen e alla chiusura delle frontiere italiane (30,6%) che vede contrario il 60,4% e indeciso il 9%.








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